LA FILOSOFIA DEL CAMMINARE

IMilano Il focus del numero di ottobre della rivista del Cai Montagne360raccoglie testimonianze e riflessioni sul perché ci mettiamo in cammino Il Presidente generale Antonio Montani presenta po i quattro giorni dedicati ai giovani nel Cai, in programmaa Camaiore tra ottobre e novembre È la filosofia del camminare il tema del focus del numero di ottobre della rivista del Cai Montagne360, che raccoglie, come scrive il direttore Luca Calzolari, «una sorta di letteratura minima sul senso odierno del mettersi in cammino».

La parola a undici giovani camminatori e camminatrici M360 ospita i contributi del fotografo Riccardo Carnovalini e dello scrittore Fabrizio Ardito sul senso e sulle motivazioni del muoversi a piedi, ai quali seguono le interviste a undici camminatori e camminatrici, perlopiù giovani. Le loro parole hanno due importanti elementi in comune. m«Il primo sta nella personale e intima interpretazione del mondo e nella storia di vita di ognuno. Perché camminare è una scelta di vita, forse radicale, senz’altro consapevole, senza ogni ombra di dubbio arricchente», continua il direttore Calzolari. «L’altro filo comune, in particolare per quanto riguarda le parole delle ragazze e dei ragazzi giovani, è che sembrano essere liberi (o sono stati capaci di liberarsi) dal miraggio della motorizzazione come approccio dominante all’esperienza del mondo e della vita in viaggio. E così, quasi senza accorgersene, passo dopo passo si coprono di distanze che si misurano in chilometri. Anzi, in centinaia o migliaia di chilometri. E per ogni chilometro si accumulano esperienza, relazioni e conoscenze».
Il Cai si rivolge ai ragazzi Il Presidente generale del Cai Antonio Montani annuncia su questo numero un importante appuntamento dedicato ai giovani nel Cai, rivolto nello specifico ai presidenti di Sezione under 40 e ai titolati under 30, ai quali si aggiungeranno una cinquantina di Soci tra i 16 e i 20 anni. Dal 29 ottobre al primo novembre si ritroveranno a Camaiore (LU) e trascorreranno quattro giorni tra riunioni e momenti liberi per camminare, arrampicare e pedalare in ambiente.«Solo il 5% della nostra classe dirigente territoriale ha meno di quarant’anni e solo il 14% dei tesserati ne ha meno di venticinque», scrive il Presidente Montani. «Ritengo che i membri under 30 già attivi nel Sodalizio vadano portati ai livelli dirigenziali: non è possibile pensare che una classe dirigente anziana possa essere in grado di attuare politiche giovanili, con linguaggi, iniziative e idee adatte. Da qui l’idea di convocare questi soci di giovane età e farli discutere tra loro, in autogestione, su cosa il Cai può fare per essere più attrattivo». Alpi sempre più verdi Nel suo Peak&Tip il direttore Luca Calzolari commenta i risultati di una ricerca condotta dalle università svizzere di Losanna e Basilea che, partendo dall’analisi dei dati satellitari, ha studiato il cambiamento del manto nevoso e della vegetazione sull’arco alpino negli ultimi decenni. Il risultato è un inverdimento delle Alpi causato dalla crisi climatica (aumento del 77% della biomassa vegetale sopra il limite del bosco), un fatto non positivo data la scarsa competitività delle piante alpine che si sono adattate all’aumento delle temperature. Inoltre le montagne più verdi riflettono meno luce solare e, di conseguenza, portano a un ulteriore riscaldamento e a un conseguente restringimento del manto nevoso riflettente. Nuove avventure M360 ospita poi l’intervista al Ragno di Lecco Matteo Della Bordella, che racconta l’avventura vissuta lo scorso luglio sul grande pilastro della parete est del Siula Grande, in Perù. Insieme a Marco Majori ha aperto “Valore Alpino”, una nuova via che celebra i 150 anni dalla nascita del Corpo degli Alpini. Dal canto suo Paolo Griffa, Accompagnatore di Alpinismo giovanile del Cai Vercelli, racconta i sei giorni trascorsi nel “paradiso piemontese”, durante i quali ha percorso circa 95 km a piedi dal Colle del Nivolet a Piamprato, nel Parco nazionale del Gran Paradiso. Gli altri contributi di questo numero mLe proposte escursionistiche accompagnano il lettore nella Valle di Ribordone, a una cinquantina di chilometri da Torino, che offre miniere di rame visitabili liberamente, santuari mariani e percorsi che fanno parte della Grande Traversata delle Alpi, e in Abruzzo, con tre itinerari di rilevanza storico/culturale, da Tagliacozzo ai Monti Simbruini, che conducono alla faggeta più grande d’Europa. Gli appassionati di cicloescursionismo troveranno un contributo nel quale la mountain bike è descritta come strumento di libertà e scoperta, che permette di andare incontro a un turismo sempre più sostenibile attraversando la bellezza paesaggistica e identitaria del nostro Paese. L’articolo è arricchito da due proposte, che invitano a pedalare sui sentieri deii monti del Matese e della Piana di Navelli. mChiudono il numero il racconto di un viaggio in canoa attraverso la Riserva della Biosfera Unesco Mura-Drava-Danubio, il più grande parco fluviale d’Europa, e un articolo che descrive la funzione di “spazzini degli ecosistemi” ricoperta dai geotrupi, coleotteri dalle livree splendenti con metallici riflessi. Il portfolio fotografico presenta in anteprima la mostra “The Mountain Touch”, un percorso espositivo che vede arte e scienza indagare il potere benefico della montagna e della natura sull’essere umano. La mostra sarà inaugurata al Museo nazionale della montagna di Torino il 3 novembre Scienza, curiosità, attualità, cronache di nuove ascensioni e notizie dal mondo Cai completano come sempre il numero di ottobre, acquistabile in edicola a 3,90 euro e in arrivo nelle case dei Soci del Cai.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.