Nel II secolo d.C. l’impero romano raggiunge la sua massima estensione sotto #Traiano. Gran parte delle legioni sono dislocate lungo il Danubio e il confine orientale, considerati i più a rischio. Non è un caso che nel III secolo, durante l’anarchia militare gran parte degli imperatori saranno o senatori o militari danubiani, considerando che quest’ultimi componevano metà dell’esercito romano e in quel periodo erano fortemente sotto pressione da parte dei barbari, specialmente i Goti.
D’altra parte invece la Britannia da sola ospitava 3 legioni, un decimo del totale e quasi lo stesso numero di uomini che presidiavano il Reno. La Spagna manteneva una legione nonostante la pacificazione Augustea (unica legione rimasta molto all’interno del limes) e l’Africa aveva la sola III Augusta. L’Egitto infine presentava una situazione particolare perché era l’unica provincia ad avere un prefetto equestre e non un senatore e anche le legioni erano comandate da cavalieri: tale scelta fu un preludio al III secolo, momento in cui i cavalieri assumono totalmente il comando degli eserciti, mentre i senatori finiscono per dedicarsi alla politica e ai loro latifondi.