Con i 14 voti favorevoli di Pd, Psi, Lista Civica Luca Secondi Sindaco, i quatto voti contrari di Fratelli d’Italia, Castello Civica e Lega, le astensioni di Castello Cambia, Civici X Città di Castello, Forza Italia, Lista Civica Marinelli Sindaco e Unione Civica Tiferno, il consiglio comunale ha ratificato la deliberazione della giunta comunale sul contratto di servizio con Polisport con cui sono stati approvati i programmi, i piani economici finanziari e i piani tariffari della stagione nuoto-tennis 2022-2023 ed è stata apportata la relativa variazione al bilancio comunale di previsione 2022-2024
. L’atto conferma le variazioni del contributo dell’ente a Polisport per garantire l’equilibrio della gestione riguardante la stagione sportiva 2022-2023, con la previsione dell’erogazione di 605.730 euro (iva compresa) per il programma del nuoto e di 146.156 euro (iva compresa) per il programma tennis della stagione 2022-2023, e il nuovo sistema tariffario proposto dalla società partecipata (con maggiori entrate previste per 129.500 euro dal nuoto e per 6.500 euro dal tennis) per ridurre parzialmente lo squilibrio dovuto agli aumenti dei costi energetici, stimati per la stagione 2022-2023 in 246.000 euro per il nuoto e 22.500 per il tennis. Nell’illustrare la deliberazione, l’assessore al Bilancio Mauro Mariangeli ha sottolineato che “la giunta si è sentita in dovere di accollarsi la parte più consistente dei maggiori costi previsti da Polisport per garantire servizi dei quali le tante le iscrizioni registrate ai corsi di nuoto testimoniano la qualità”, adottando, “dopo tanti anni in cui non era mai stato modificato, un nuovo piano tariffario che prevede ritocchi compresi tra il 6 e il 20 per cento”. “Una scelta che ci mantiene ancora tra i comuni con la tariffe più basse in Umbria e che abbiamo fatto per dare il segnale preciso che sullo sport, come sulla scuola e sul sociale, il Comune non arretra di un millimetro nella garanzia a tutti i cittadini di servizi che invece altrove vengono chiusi”, ha spiegato Mariangeli, nel far presente che “addirittura questi servizi sono stati ampliati, con una fascia oraria aumentata di un’ora per il nuoto e la disponibilità ad accogliere in piscina utenti con disabilità provenienti da altri territori, dove non era più possibile praticare il nuoto”. La capogruppo di Civici X Città di Castello Luciana Bassini ha preso la parola per chiedere “un’attenzione particolare soprattutto per gli utenti del nuoto con problemi di salute”, riferendo della segnalazione da parte di un’associazione di cardiopatici dell’“aumento notevole dei costi di ingresso che le sono stati praticati”. “Persone che vanno in piscina da 20 anni, tra cui molti anziani con pensione minima, che sono passate da 28 a 39 euro di spesa per otto ingressi in piscina”, ha riferito l’esponente della minoranza, nel chiedere che la giunta potesse almeno “incontrare i rappresentanti del sodalizio per valutare come intervenire, dato che molte persone non potranno più sostenere i costi”. Nel ricordare di essere stato tra coloro che hanno contribuito alla “modifica della legge regionale che prevede anziani e disabili come categorie alle quali concedere agevolazioni e non più immigrati, tossicodipendenti e detenuti”, il capogruppo della Lega Valerio Mancini ha ringraziato l’amministrazione comunale per lo sforzo di venire incontro alle fasce fragili della popolazione. “Credo vada verificato quanto ha segnalato la consigliera Bassini”, ha detto l’esponente della minoranza, che ha invitato a tenere conto della “necessità di garantire che ci sia equilibrio tra le esigenze delle famiglie e la salvaguardia dei servizi che eroga Polisport”. “E’ importante che tutti paghino, che si faccia in modo che le associazioni che utilizzano gli impianti, anche a tariffe agevolate, ottemperino ai loro doveri”, ha puntualizzato Mancini, nell’auspicare che “un servizio come la piscina, che no ha alternative come per altri sport, venga mantenuto”. A esprimere preoccupazione per la situazione gestionale di Polisport è stata la capogruppo di Castello Cambia Emanuela Arcaleni, che ha segnalato come “ai 127 mila euro che Polisport richiede in più nel 2022 per coprire i maggiori costi si sommi la previsione di un contributo del Comune nel 2023 pari a 751 mila euro” e ha richiamato l’attenzione sulla mancata riscossione di alcuni crediti esigibili da parte della società sportiva e sulla soglia di un milione di debiti raggiunta dal sodalizio stesso. “Mi piacerebbe capire se c’è un modo di ottimizzare la gestione di Polisport, anziché continuare a gestire l’ordinario, dato aumentano comunque i costi anche se del personale viene spostato in Sogepu”, ha detto Arcaleni, che ha insistito sulla necessità di “agire affinché i conti siano maggiormente in ordine” e ha deplorato il fatto che non ci siano stati “investimenti per l’abbattimento dei costi energetici e per la produzione energetica”. Il consigliere del Pd Domenico Duranti è intervenuto per invitare a non confondere stato patrimoniale e conto economico, preannunciando il voto favorevole del gruppo alla ratifica della deliberazione della giunta. “Oggi parliamo di un conto economico che non regge più alla luce degli aumenti che ci sono stati e ci saranno”, ha affermato l’esponente della maggioranza, richiamando l’attenzione sulle annunciate chiusure di impianti in tutta la regione. “Avremmo dovuto lasciar perdere tutto anche noi o aumentare le tariffe a dismisura per assorbire gli aumenti che si verificheranno per le bollette di luce e gas?”, si è chiesto Duranti, che ha aggiunto: “credo vada dato atto al Comune della scelta politica che ha fatto per garantire l’apertura degli impianti”. “Dieci o 12 anni fa Polisport incassava lo stesso contributo di oggi, se non più, questo significa che la gestione è stata ottimizzata”, ha continuato il consigliere del Pd, dando atto all’assessore Carletti di “aver già riconosciuto in commissione che qualcosa in più poteva essere fatto per abbattere i costi energetici e di essersi già messo al lavoro per recuperare terreno”. Duranti ha quindi giudicato “di cattivo gusto che chi usufruisce di determinati servizi e agevolazioni da parte del Comune non chieda un incontro all’ente, ma scriva all’opposizione: è una mancanza di rispetto per l’istituzione”. L’assessore allo Sport Riccardo Carletti ha preso la parola per sottolineare che “oggi Polisport è un’azienda snella, fatta di giovani che offrono ai cittadini servizi di qualità a prezzi veramente vantaggiosi, nonostante i ritocchi tariffari, che dal punto di vista del personale non produce squilibri e che serve un’utenza sempre più comprensoriale, non più solo tifernate”. “Tuttavia non ha un settore tecnico e per progetti importanti deve appoggiarsi alla struttura comunale, dotata di professionalità molto valide, che negli ultimi anni sono state chiamate a lavorare su bandi per le scuole e il centro storico, investimenti che per numero ed entità sfido a riscontrare in altre città di queste dimensioni almeno nel centro Italia, se è vero che, ad esempio, sono stati ristrutturati 13-15 istituti dal punto di vista sismico ed energetico”. “Ecco perché – ha proseguito l’assessore – è rimasto un po’ indietro l’efficientamento energetico degli impianti sportivi ed ecco perché l’obiettivo che come giunta abbiamo dato al secondo mandato dell’amministratore unico di Polisport Stefano Nardoni è quello di abbattere i costi energetici lavorando con la struttura comunale”. “Oggi possiamo dire che inizia una fase nuova, nella quale lavoreremo per la riqualificazione degli impianti sportivi comunali e già nei prossimi giorni apriremo un confronto con un esperto di efficientamento energetico”, ha concluso Carletti. Il capogruppo di Castello Civica Andrea Lignani Marchesani ha preso la parola per preannunciare il proprio voto contrario. “Nonostante quello che sostiene l’assessore, siamo reduci da anni di decadenza infrastrutturale e di gestione che, se ha calmierato i prezzi, è andata però via, via fuori mercato”, ha sostenuto il consigliere di minoranza, evidenziando che negli ultimi 13 anni il Comune he messo sempre centinaia di migliaia di euro nel bilancio di Polisport, fino agli oltre 700 mila che dovrà mettere nel 2023”. “Oggi ci troviamo di fronte al dilemma di andare o meno in direzione di un taglio di alcuni servizi, anche se non definitivo, che tenga conto del momento di difficoltà”, ha sostenuto Lignani Marchesani, che ha aggiunto: “dobbiamo capire cosa fare e valutare di fare qualcosa di drastico se non vogliamo che l’anno prossimo 750 mila euro diventino 900 mila”. “Se continua il trend attuale, invito il Comune a fare scelte impopolari, che è meglio fare prima”, ha detto il consigliere di Castello Civica. La consigliera del Pd Maria Grazia Giorgi è intervenuta per sollecitare ad “andare avanti con il progetto di fusione per incorporazione di Polisport in Sogepu, così da fare in modo che i costi del personale vengano ulteriormente ridotti e da rendere gli obiettivi di miglioramento dell’impiantistica più facilmente perseguibili”. In conclusione di dibattito il sindaco Luca Secondi ha rivendicato “la scelta politica che il Comune quest’anno riesce a mettere in campo per non chiudere gli impianti sportivi, una scelta coraggiosa che era giusto fare in una fase in cui potevamo permettercelo”. “Di fronte a una dinamica di retrocessione dei servizi a livello territoriale per difficoltà che capiamo benissimo, abbiamo avvertito l’onere di essere Comune capofila del comprensorio non solo sul sociale, ma anche su altri versanti”, ha spiegato il primo cittadino, che ha rilevato come “anche a fronte dei ritocchi tariffari, la domanda dei servizi di Polisport sia aumentata e l’azienda sia stata presa d’assalto per le iscrizioni ai corsi dal primo giorno”. “Nuoto e tennis occupano gran parte del tempo libero dei nostri ragazzi, quindi i servizi che garantiamo hanno un’utilità notevole per le famiglie e il venir meno dell’offerta avrebbe avuto una evidente ricaduta sociale”, ha osservato Secondi, che rispetto alla lettera del sodalizio dei cardiopatici ha segnalato come “l’accesso alla piscina sia passato per loro da 28 a 39 euro complessivi per otto ingressi, cioè meno di 5 euro a entrata, un costo molto più basso di quello che pagano tutti gli altri utenti”. “Non ci sono strutture più eque a cui ricorrere”, ha aggiunto il sindaco, rimarcando che “il Comune ha confermato la scontistica per determinate categorie particolari, ma ha pensato a calmierare i costi per tutti e ha anche ampliato l’utenza, attivando ad esempio un corso per bambini autistici che altrove non potevano più nuotare”. “Con le nostre scelte – ha concluso Secondi – andiamo a sopperire a opportunità che altrimenti, in alcuni casi e per alcune categorie, non ci sarebbero più, guardando al valore sociale dei nostri servizi sportivi, alle scuole, che non pagano per nuotare, e alle situazioni di fragilità dei giovani”.