AREZZO – Dal 21 al 23 ottobre 2022, negli spazi di ToscanaLab di via San Zanobi 104 rosso a Firenze, la pittrice aretina Elisa Zadi espone con la mostra personale “Mondi Possibili” a cura di Marco Botti.. La pittrice aretina ospite del festival “L’Eredità delle Donne” di Firenze diretto da Serena Dandini. Venerdì 21 ottobre l’apertura della mostra personale
Venerdì 21 ottobre, alle ore 18, il vernissage alla presenza dell’artista e del curatore. Seguirà la presentazione del primo libro di poesie di Elisa Zadi “Il profumo del giglio” edito da Polistampa, con l’intervento dello scrittore Alessandro Bini.
Sabato 22 ottobre è previsto un workshop partecipato con inizio alle ore 16.
Domenica 23 ottobre, alle ore 16, l’artista presenterà una performance ispirata alle opere presenti.
L’evento è inserito nel calendario della manifestazione “L’Eredità delle Donne”, il festival sulle competenze femminili diretto da Serena Dandini, che si terrà dal 21 al 23 ottobre a Firenze. L’iniziativa è un progetto di Elastica, con la co-promozione del Comune di Firenze, la collaborazione di Alfemminile e la partecipazione di Manifattura Tabacchi, sede principale del festival. Partner fondatori sono Fondazione CR Firenze e Gucci.
LA MOSTRA Il lavoro di Elisa Zadi esplora le questioni della femminilità, dell’identità e dell’appartenenza attraverso l’autoritratto. Il suo percorso si sviluppa indagando la connessione fra uomo e natura sia in senso introspettivo, sia antropologico e simbolico. Artista poliedrica, la Zadi si occupa di pittura, installazione, performance e poesia con risultati originali, figli di una indagine continua. La nuova serie di opere, denominata “Mondi Possibili”, nasce durante il lockdown e si ispira a Gottfried Wilhelm Leibniz e ai “mondi possibili” intesi come idee perfette nella mente di Dio e come ricerca di Verità. “Le verità di fatto sono contingenti, libere e vere solo nel mondo possibile che esiste – afferma l’artista. – Le infinite verità si manifestano, a volte si fanno trovare, altre dobbiamo capirle, giudicare se queste sono vere, autentiche. La mia arte cerca la Verità, la migliore possibile a me concessa”. Per Elisa Zadi la ricerca artistica coincide con un modus vivendi che in lei si manifesta nella creazione. L’autrice persegue una perfezione che nel contempo la incanta e le sfugge, la seduce, la trasporta; a volte si rivela cruda e diretta, disillusa, altre volte è velata o nascosta ma sempre reale. “Le mie opere – spiega la pittrice – nascono dall’onestà intellettuale del sentire i propri limiti, di indagarli attraverso una pulizia della visione che porta alla semplicità dell’essere, all’hic et nunc. Voglio che la mia pittura sia chiara e leggibile come una scrittura, per questo lascio visibile ogni passaggio disegnato, pittorico o preparatorio all’opera, che ultimamente si manifesta in sovrapposizioni e trasparenze”.
Elisa Zadi torna a esporre con il progetto “Mondi possibili”, dopo il successo dello scorso febbraio al Museo di Palazzo Datini di Prato. www.zadielisa.it