INAUGURATE STUFETTE DEL CASTELLO BUFALINI DECORATE DAL GHERARDI

E’ stato presentato ufficialmente a San Giustino il restauro delle “Stufette” della Torre Maestra del Castello Bufalini con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Città di Castello. L’incontro inaugurale è stato aperto dall’introduzione della direttrice del Castello Veruska Picchiarelli  che ha sottolineato come la valorizzazione del maniero altotiberino sia  ormai inserito tra le priorità della Soprintendenza perugina, volontà confermata pure dalla circostanza odierna.

E’ stata quindi la volta del Presidente della Fondazione CariCast avv.Fabio Nisi  che ha evidenziato il significato del supporto assicurato nell’occasione dall’ente da lui guidato sia perché rientra nei compiti statutari  di sostegno alle attività di  promozione culturale del territorio sia per i legami  storici che uniscono Palazzo Vitelli a  S.Egidio con il Castello Bufalini entrambi caratterizzati dall’opera pittorica di Cristofano Gherardi. I restauratori Paolo Pettinari e Alessandro Fonti hanno poi illustrato le tecniche di recupero attuate per  restituire  armonia  formale e cromatica agli affreschi del Doceno nei piccoli ambienti all’epoca adibiti a stanza da bagno dei Marchesi Bufalini, non a caso attigui alla Camera da letto  in particolare e in generale all‘ala più riservata dell’intero castello;  è stato anche rimarcato l’uso decorativo  della Doratura attuato da  Gheradi, autentica peculiarità  di queste opere rispetto alle altre presenti nella storica struttura.Alessandra Pannacci ha quindi  posto l’accento sul significato  dell’iconografia degli affreschi, incentrata sui molteplici e multiformi amori di Giove, a conferma  della loro esplicita funzione introduttiva  ai piaceri erotici  del talamo nuziale. La giornata si è chiusa con la visita guidata ai restauri e con l’annuncio da parte della dott.ssa Picchiarelli di ulteriori cantieri già programmati per il Castello  che appena un mese fa ha vissuto il completamento del recupero dell’anticamera di Filippo I realizzata a inizio Settecento nella stessa Torre Maestra in occasione del matrimonio  di lui  con la marchesa  di Sorbello.Inoltre  sono attese nuove risorse (anche più personale per consentire una maggiore turnazione di custodia))per consentire  una più funzionale apertura al pubblico del monumento, autentico trait-d’union  ideale tra le attrattive turistiche di Sansepolcro e quelle di Città di Castello.

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