
ANGHIARI – Mario Checcaglini di Anghiari Unita e Danilo Bianchi di Patto Civico per Anghiari hanno inviato una lettera a doppia firma alla Soprintendenza per chiarire se il di nulla osta rilasciato sul progetto per realizzare il camminamento sotto le mura, riferito all’aspetto paesistico, comprenda anche la tutela del bene architettonico quale è catalogata porta Sant’Angelo.
I due capi gruppo hanno, da subito, contestato la costruzione della scala che collega il camminamento alla porta in quanto collocata a ridosso di uno dei luoghi più carichi di storia, da cui addirittura prende origine l’abitato di Anghiari: appunto porta Sant’Angelo; Tale contrarietà è stata ribadita nella recente riunione del Consiglio Comunale.
Ora si sono rivolti alla Soprintendenza, cioè all’istituzione deputata alla sorveglianza e alla tutela dei beni storici e architettonici, al fine di chiarire e approfondire il merito dei pareri necessari all’esecuzione dei lavori del progetto.
Nel parere rilasciato dalla stessa Soprintendenza, di cui avevano chiesto copia, si legge che era riferito al solo aspetto paesaggistico e perciò rilasciato tramite procedura semplificata che, in soldoni, significa fornire all’organo di vigilanza minore quantità di elaborati per la valutazione dell’impatto delle opere previste nel progetto.
La comunicazione della Soprintendenza in passaggio recita: “Il presente procedimento dovrà essere completato mediante richiesta di nulla osta monumentale”, riferito quindi, aggiungono i due capigruppo, ai beni architettonici tutelati come risulta catalogata la porta.
Nel caso di nulla osta monumentale, difatti, la documentazione da inviare all’organo di vigilanza avrebbe dovuto contenere elaborati tesi ad evidenziare l’impatto e le interferenze che la costruzione della scala provocava sul bene da tutelare.
Con la lettera, i consiglieri Checcaglini e Bianchi, intendono ottenere un chiarimento definitivo; in sostanza, se il parere favorevole rilasciato dalla locale Soprintendenza è comprensivo anche del nulla osta monumentale, necessario a realizzare gli interventi del progetto “camminamento sotto le mura” che comprendono anche la contestata scala adiacente la porta.
I consiglieri, appellandosi alla Soprintendenza, non intendono porre in discussione l’operato degli uffici comunali, semplicemente chiarire ogni dubbio relativo all’acquisizione degli indispensabili pareri necessari alla realizzazione di un’opera tanto contestata.
Qualora la Soprintendenza, pur tuttavia, chiarisca che le autorizzazioni sono tutte concesse, questo non muterà l’opinione che i firmatari hanno e continueranno ad avere di questa discutibile opera: la scala; intervento che in tale contesto rimane corpo estraneo e che turba l’armonia e la visione della porta, insomma uno sfregio al nostro patrimonio artistico e monumentale.