Stagione teatrale: interrogazione del consigliere Andrea Lignani Marchesani (capogruppo “Castello Civica”). “Premesso che con l’anteprima “La vedova allegra” è iniziata la stagione teatrale 2022-2023 del nostro Comune, che detta stagione prevede, oltre all’anteprima, otto spettacoli frutto della collaborazione storica con la Fondazione del Teatro Stabile dell’Umbria;
che detta collaborazione, sicuramente comoda per avere una stagione preconfezionata a basso costo e con un contributo fisso di 14000 euro, preclude di fatto ogni libera iniziativa per dare un impronta propria e di indirizzo a uno dei fulcri della vita culturale della nostra Comunità; che negli anni ’70 e ’80 del secolo scorso Città di Castello era meta di compagnie e attori famosi che mettevano in scena le loro anteprime dando alla stagione tifernate lustro, fruibilità e spettacoli al tempo stesso di livello e di contributo formativo per vecchie e nuove generazioni; che non volendo mettere in discussione la professionalità delle compagnie che verranno a Città di Castello nella stagione appena iniziata emerge evidentemente un circuito di scarso respiro geografico e di nicchia culturale; che andare oltre i classici del teatro può e deve essere un contributo culturale di parte della stagione ma che è necessario inserire parametri indispensabili quali il richiamo ai classici e nomi noti al grande pubblico; che pur nell’ottica di economicità su cui è stata impostata la stagione il disavanzo previsto per la medesima ruota intorno ai 50000 euro al netto del sopracitato contributo del TSU; che alcuni dei sopraelencati distinguo sono stati evidenziati pubblicamente da un gruppo di abbonati storici alla stagione teatrale”, precisa Lignani Marchesani nel dispositivo del documento presentato che pone interrogativi, “sulla necessità di prevedere per il futuro stagioni autonome, con un proprio Direttore ed un proprio bilancio che possa far tornare la stagione tifernate un luogo di grandi artisti e grandi compagnie anche grazie ad anteprime nazionali prescindendo dalla Fondazione TSU; sul bilancio dell’anteprima del 16 ottobre, sulla conferma del numero degli spettatori presenti, dell’incasso e del disavanzo della serata così come previsti nella Determina dirigenziale n.1109 del 3 ottobre 2022 rispettivamente in 250, 3420 euro e 4500 euro”