CITTA’ DI CASTELLO – Sindaco Secondi: “al lavoro con la politica ‘dei sì invece che dei no’ per voltare pagina, cambiare, immaginare una città capace di guardare avanti e percorrere nuove strade, senza lasciare indietro nessuno, soprattutto i cittadini più deboli
Il momento più duro la tragedia dei quattro giovani scomparsi nell’incidente di San Giustino.Sanità, tutela della tenuta sociale ed economica della comunità, i finanziamenti per oltre 30 milioni dal PNRR, la riconquista dell’università e l’autonomia nella gestione dei rifiuti le battaglie del 2022.Nel 2023 riapertura del PRG per lo sviluppo economico e le sfide dell’attuazione del PNRR, dell’ex ospedale, delle infrastrutture, del contenimento dei costi enegetici e di piazza Burri Il tradizionale appuntamento con la conferenza stampa di fine anno per il sindaco Luca Secondi e gli assessori della giunta comunale di Città di Castello è coinciso stamattina anche con il bilancio del primo anno di lavoro al governo della città. “Un bilancio di segno decisamente positivo – ha dichiarato Secondi a nome dell’esecutivo comunale, che ha ringraziato per la qualità dell’impegno politico e istituzionale – unità di intenti e voglia di fare hanno guidato il lavoro della giunta, che è stato intenso e anche duro, ma è stato improntato a voltare pagina, cambiare, immaginare una città capace di guardare avanti e percorrere nuove strade, senza lasciare indietro nessuno, soprattutto i cittadini più deboli. Una linea politica della concretezza, ‘dei sì, invece che dei no’, che ha innervato decisioni, azioni e progetti, per i quali è stata data priorità al dialogo con i tifernati e alla collaborazione con gli altri comuni dell’Altotevere, al rilancio sociale, economico e culturale della comunità attraverso investimenti e una visione condivisa, mantenendo salde le radici con la tradizione della buona amministrazione a Città di Castello, che risiedono nella salvaguardia dei servizi al cittadino e nella garanzia della parità di accesso a tutti, senza arretrare di un centimetro di fronte agli effetti della pandemia e dei rincari energetici, sfide con cui non avremmo voluto misurarci, ma che abbiamo affrontato con coraggio al cospetto di situazioni impreviste e imprevedibili che hanno inciso sulla condizione delle persone e sulle scelte amministrative”. Nel riconoscere davanti ai giornalisti che “il momento più duro da primo cittadino è stato quello della tragedia di San Giustino che ha strappato alla comunità le giovani vite di quattro figli nostri, una ferita nell’animo ancora più profonda per chi è chiamato a rappresentare un’intera collettività”, il sindaco ha richiamato le battaglie politiche che hanno caratterizzato tutto il primo anno di mandato, dando atto al consiglio comunale di aver dato un contributo corretto e rispettoso al dibattito e alle scelte amministrative: “la sanità, dove fin dal primo giorno abbiamo rivendicato, anche insieme agli altri primi cittadini altotiberini, la difesa dei servizi pubblici, chiedendo alla Regione il recupero di livelli de adeguatezza e il potenziamento delle prestazioni e del personale, sia per quanto riguarda l’ospedale di Città di Castello che la medicina del territorio, oltre allo sviluppo dell’Asp Muzi Betti come sede della Rsa per la gestione protetta delle dimissioni ospedaliere”; “la tutela della dignità della cittadinanza e della tenuta sociale ed economica della comunità, con scelte che spesso siamo stati i soli a fare nel panorama regionale, come il mantenimento di tutti i servizi a domanda individuale e la garanzia dell’apertura di tutti gli impianti sportivi per l’impronta sociale dello sport in cui crediamo da sempre; la predisposizione di tutte le misure di sostegno economico e di sgravio tributario delle fasce più fragili della popolazione; le agevolazioni per l’accesso ai servizi scolastici; l’abbattimento dei costi per l’occupazione del suolo pubblico e la pubblicità a favore della ripresa economica; la valorizzazione della vita di comunità nel segno della ripresa post pandemia, nel centro storico e nelle frazioni, attraverso interventi di riqualificazione urbanistici e di edilizia scolastica, eventi pubblici e proposte culturali in tutti i luoghi e i contenitori cittadini; “l’investimento nella città nuova, attraverso i finanziamenti del PNRR: Città di Castello è tra i primi comuni in Umbria per risorse pro capite assegnate in rapporto alla popolazione residente. Grazie a una macchina comunale che ha lavorato con dedizione e professionalità e alla scelta di campo di cofinanziare gli interventi, sono stati ottenute risorse ingenti, che sommate a quelle di cui saremo destinatari per interventi della Provincia, della Regione e di altri enti, portano a oltre 30 milioni di euro il budget raggiunto a fine 2022. Rigenerazione urbana, edilizia scolastica (con lo storico risultato dei 9 milioni e mezzo di euro per la costruzione ex novo della scuola media Dante Alighieri), politiche sociali rivolte a famiglie, anziani e persone con disabilità, digitalizzazione dei servizi al cittadino sono i principali settori ai quali saranno indirizzati gli investimenti, ai quali si aggiungerà la costruzione della nuova caserma dei Carabinieri (circa 7 milioni di euro). “la riconquista dell’università, con un’altra iniziativa condivisa con i sindaci della vallata finalizzata al recupero dei corsi accademici nel nostro territorio, aperta all’importante progettualità iniziativa privata emersa a Città di Castello per l’istituzione di nuovi indirizzi, di fronte all’abbandono di un’offerta pubblica nel comprensorio, pur senza preclusioni nei confronti del ripristino di quest’ultima”. “l’autonomia del territorio nella gestione dei rifiuti, che è stata portata avanti sostenendo la competitività di Sogepu, insieme agli investimenti nell’impiantistica, e che beneficerà dello storico risultato conseguito a fine 2022 con l’affidamento definitivo per 15 anni al raggruppamento temporaneo di imprese formato da Sogepu con Ecocave (ora Ece) del servizio pubblico nei 14 comuni dell’Alta Umbria per circa 315 milioni di euro; Nel 2022 il lavoro della giunta si è caratterizzato per un cambio di passo reso indispensabile da una contemporaneità segnata da grandi trasformazioni sociali e situazioni inedite frutto della pandemia e delle ricadute sul piano internazionale del conflitto in Ucraina, che sono state tradotte in alcune azioni strategiche: un bilancio comunale 2022 impostato sui tre assi della tutela dei cittadini, della salvaguardia dei servizi pubblici e della promozione dello sviluppo della città; l’avvio dell’incubatore per start up innovative rivolto ai giovani imprenditori al Centro Servizi di Cerbara; l’apertura del tavolo sull’assetto del territorio finalizzato a promuovere nuovi modelli di Protezione Civile a tutela della collettività e dell’ambiente; la completa rivisitazione e rilancio degli eventi principali della città, con un’azione finalizzata a valorizzarne le potenzialità commerciali e turistiche nell’ottica dello sviluppo economico del territorio; la valorizzazione dei palazzi della cultura, dei museie dell’associazionismo culturale cittadino con un’offerta per tutte le età condivisa con gli artisti, i talenti, i professionisti, che ha aperto le porte alla creatività emergente dalla comunità; la difesa dei servizi scolastici comunali, con il mantenimento di tutti e quattro gli asili nido comunali e l’apertura di un nuovo plesso nel quartiere Casella; una nuova progettualità per le politiche giovanili improntata coinvolgimento diretto degli studenti e dei responsabili scolastici; la spinta alla digitalizzazione dei servizi ai cittadini, ai professionisti e alle imprese per una pubblica amministrazione vicina e trasparente; la priorità all’edilizia scolastica, con cantieri per circa 10 milioni di euro avviati o in via di apertura per l’adeguamento sismico e l’efficientamento energetico; il contrasto delle povertà e sostegno alle famiglie (con interventi per oltre 500 mila euro tra fine 2021 e 2022), l’abbattimento delle barriere culturali nei confronti delle persone con disabilità e con malattia psichiatrica, l’investimento nei servizi per gli anziani e nella tutela degli immigrati;la ripresa dello sport dopo la pandemia, con tutta l’impiantistica comunale riportata a pieno regime e completamente disponibile agli utenti, senza chiusure e con estensione degli orari e dei servizi; la lotta alla violenza sulle donne,attraverso l’attività del Centro Antiviolenza Medusa e il tavolo tecnico per la definizione degli interventi di contrasto del fenomeno e di supporto alle donne insediato il 25 novembre 2021 l’impulso al turismo per assecondare i flussi record a Città di Castello nel 2022 con l’idea di stimolare un’imprenditoria che garantisca servizi e investa in strutture ricettive sulla scia di esperienze emergenti; il potenziamento, la riorganizzazione e la riqualificazione della macchina comunale attraverso un percorso di assunzioni a tempo indeterminato e determinato, stabilizzazioni, progressioni verticali e orizzontali, valorizzazione delle professionalità, attività di formazione e aggiornamento; l’investimento su una Polizia Municipale presente sul territorio e vicina al cittadino, in grado di interpretare un ruolo di vigilanza moderno e attento alle esigenze della comunità, con l’idea di un corpo che sia biglietto da visita dell’amministrazione comunale; la promozione della sicurezza urbana nel solco del potenziamento della videosorveglianza nel centro storico e nelle frazioni; Tra le sfide del 2023 il sindaco Secondi ha indicato l’assunzione di responsabilità di una pianificazione urbanistica in grado di recepire la spinta alla crescita che viene dai diversi settori dell’economia cittadina, in un disegno complessivo rispettoso della sostenibilità ambientale e della qualità della vita. “Riapriremo la parte operativa del Prg vigente – ha spiegato il sindaco – con l’obiettivo di dare spazio a tutte le proposte finalizzate a realizzare iniziative concrete per lo sviluppo territorio, mentre le porte saranno chiuse a chi abbia interesse solo a mere speculazioni”. “La sfida principale alla quale saremo chiamati come amministratori insieme al personale comunale sarà quella di iniziare ad attuare i progetti finanziati dal PNRR con l’apertura dei primi cantieri e lo sviluppo delle prime azioni concrete sul versante della riqualificazione urbana e dell’edilizia scolastica”. “Con la Regione – ha anticipato il sindaco – apriremo un confronto sull’ex ospedale di Città di Castello e pretenderemo una risposta chiara, perché siamo assolutamente determinati a voltare pagina, intraprendendo ogni strada necessaria, compresa l’attivazione dei provvedimenti necessari a ottenere la messa in sicurezza dell’immobile, che è fatiscente”. “Alla Regione, e laddove necessario anche al Governo, porremo la questione della garanzia del ripristino completo dell’ex Fcu, lungo la quale all’albero di Natale messo dai cittadini aggiungerei anche un mia letterina personale, perché abbiamo bisogno non solo dell’indispensabile riattivazione della tratta verso Sansepolcro, ma anche di una rimodulazione del trasporto pubblico che ci metta in connessione sia con l’aeroporto dell’Umbria che con Assisi”. “Per la E78 conservo tutto lo scetticismo su un completamento dell’opera dato per certo, ma che a oggi può contare solo sul finanziamento della progettazione: il Comune di Città di Castello metterà completamente a disposizione il proprio territorio, non ci saranno barricate, ma abbiamo bisogno che vengano finanziati gli oltre 3 miliardi necessari ai lavori” “Sarà infine l’anno delle azioni per il contenimento dei consumi energetici, con il dovere di individuare soluzioni e progetti che permettano l’efficientamento del patrimonio comunale, delle scuole e dell’impiantistica sportiva, ma anche la responsabilità delle scelte necessarie a salvaguardare la tenuta delle casse comunali, esposte a incrementi dei costi energetici mai registrati finora per consistenza e repentinità degli incrementi”. “Con la Fondazione Palazzo Albizzini già dall’inizio del 2023 procederemo in direzione della concretizzazione di piazza Burri che porta con sé anche lo spostamento del terminal per i bus da piazza Garibaldi alla stazione ferrovia di piazza della Repubblica