San Piero in Bagno: ritardi nella gestione delle visite dei medici di base

In riferimento al problema in oggetto, sollevato dalla lista di minoranza di centrodestra, per rappresentarVi la situazione ai fini di una Vostra opportunità di conoscenza. Come molti di Voi sanno per esperienza diretta, il problema della gestione delle visite da parte dei medici di base nel nostro Comune non è un problema delle ultime settimane, ma è un tema che esiste da molti anni e che la pandemia Covid oltre a qualche pensionamento hanno aggravato.

Le prime criticità si sono elevate già nel 2016 proprio in occasione di un primo pensionamento di un medico di base, che mostrò l’indisponibilità degli altri colleghi a coprire la zona di Bagno, ciò che si superò solo dopo un lungo ed impegnativo lavoro da parte di quest’Amministrazione, che tuttavia non permise di tornare agli stessi livelli di efficienza. Nel frattempo le segnalazione dei nostri concittadini si sono intensificate nel lamentare una gestione non tempestiva delle visite già prima del Covid.
La pandemia ed altri pensionamenti avvenuti nel frattempo hanno poi acutizzato la problematica, ciò
nonostante quest’Amministrazione abbia organizzato vari incontri con il gruppo dei medici e l’Ausl
finalizzati ad aumentare i livelli di efficienza ed abbia anche ottenuto l’attivazione di una seconda linea
telefonica per la segreteria dei medici, utile ad una migliore e più tempestiva gestione delle chiamate.
Il problema, tuttavia, è molto complesso e non può trovare attualmente soluzione se non da parte dei medici stessi. C’è da notare, infatti, che i medici di base non sono dipendenti comunali né dell’AUSL, ma liberiprofessionisti convenzionati con l’AUSL solo per la copertura del presidio in un determinato territorio.In questo quadro normativo, pertanto, l’efficienza della gestione dei pazienti sta esclusivamente nella persona e nella professionalità del medico di base. L’unico potere a disposizione per contrastarne
l’inefficienza è quello del paziente di cambiare medico, se ed ove – però – ce ne è la possibilità.
E’ per queste ragioni che nella seduta del Consiglio Comunale del 25 ottobre scorso (assenti i rappresentanti della lista di centrodestra) abbiamo approvato la delibera n. 50 a mezzo della quale, tra le altre richieste in tema di sanità dei territori di montagna, abbiamo invitato il Governo ad avviare concretamente una riforma del ruolo dei medici di base e dei pediatri, tale da definirne il ruolo all’interno del Servizio Sanitario Nazionale con individuazione di obblighi di prestazione minimi ed adeguati a rispondere alle esigenze dellapopolazione, oltreché a riformare i corsi di laurea per professioni sanitarie, eliminando le barriere di ingressoo quantomeno ampliandone i numeri, al fine di contrastare nel medio-lungo termine la carenza di personale sanitario. La riforma sollecitata, peraltro, rappresenta un obiettivo del programma elettorale di Fratelli d’Italia e
declinato dall’attuale premier Giorgia Meloni, che auspichiamo possa trovare realizzazione, al fine di
risolvere un problema che altrimenti aumenterà di rilievo con veri e propri danni per la popolazione.

Sindaco Marco Baccini

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