SALERNO – “E’ l’impresa più entusiasmante che ho mai contribuito a realizzare”. Con queste parole il presidente della Salernitana Danilo Iervolino ha commentato la salvezza conquistata all’ultima giornata di Serie A. “Abbiamo scritto una bellissima pagina di sport – ha aggiunto -. Possiamo ora svelare i nostri ingredienti: coraggio, passione, determinazione, furore agonistico, spirito di gruppo e tanto amore”.
“Un grazie ai calciatori, al mister, al direttore, all’ad, ai vari manager e responsabili ma soprattutto ai tifosi che sono la gioia e il vanto della Salernitana”, ha proseguito il numero uno del club. Dicono che la Salernitana che si salva all’ultima giornata sia una favola sportiva. Non è vero, nel campionato dei granata non c’è nulla di edificante: la Salernitana della doppia proprietà che probabilmente nemmeno avrebbe dovuto iscriversi, dei primi sei mesi di figuracce sul campo, dell’esclusione sfiorata a dicembre, della cessione societaria rocambolesca, del mercato spendaccione a gennaio, è una brutta storia di calcio tipicamente italiana. Che però stavolta ha avuto il lieto fine. Nessuno vuole sminuire la rimonta dei campani e l’esultanza commovente di mister Nicola, che ha compiuto l’ennesimo miracolo della sua carriera. Alla fine del girone d’andata la Salernitana aveva raggranellato la miseria di 8 punti in classifica, era spacciata e virtualmente già retrocessa: pensare che ora questa squadra si sia salvata all’ultima giornata spedendo in Serie B due piazze come Cagliari e Genoa, è semplicemente stupefacente. Però nemmeno si può dimenticare tutto ciò che c’è stato prima di queste magiche settimane.