Maggiolata di Lucignano, l’edizione della ripartenza tra tradizione e contemporaneità

LUCIGNANO – La presentazione in Consiglio Regionale. Il 22, 24, 29 maggio e 1 giugno, #restartmaggiolata: omaggio a Jeff Koons. 120 mila garofani per i quattro carri, oltre 300 volontari coinvolti Lucignano, uno dei Borghi più belli d’Italia, torna a splendere con il grande  rito collettivo della Maggiolata, l’omaggio alla primavera con i colori, il profumo dei fiori e i suoni della festa all’insegna del piacevole divertimento, il tutto incastonato nello scrigno di bellezza della “perla della Valdichiana”.

Quattro appuntamenti: domenica 22 maggio, martedì 24 nell’edizione in notturna, domenica 29 e il gran finale di mercoledì 1 giugno ancora in notturna, con il patrocinio dell’amministrazione comunale, della Regione Toscana, della Provincia di Arezzo e dell’associazione dei Borghi più belli d’Italia. L’edizione 2022 è stata presentata stamani in Consiglio Regionale, alla presenza del Presidente Antonio Mazzeo e dei consiglieri regionali Lucia De Robertis e Vincenzo Ceccarelli. Il sindaco Roberta Casini, dopo aver ringraziato le autorità regionali per l’ospitalità, ha evidenziato come l’assenza per due anni consecutivi si sia fatta molto sentire, “ma ora è tutto pronto per questo evento identitario e molto sentito dai lucignanesi, con una partecipazione di visitatori e turisti che si annuncia straordinaria.L’impegno di tutte le componenti, comitato maggiolata, cantieristi e volontari, è stato massimo ed a loro va il ringraziamento dell’amministrazione comunale per la tenacia e la volontà nell’organizzare l’edizione della ripartenza, che si presenta ricca di novità“. A partire dal tema dei carri dei quattro rioni, realizzati con oltre 100 mila garofani multicolore e che sfileranno senza competizione, omaggio a Jeff Koons, lo scultore statunitense emblema del fenomeno neo-pop dell’arte contemporanea degli anni Ottanta e Novanta: “Le opere di Koons cui si ispirano le realizzazioni dei rioni – spiega l’assessore alla promozione turistica del Comune di Lucignano e direttore artistico della manifestazione, Stefano Cresti  – sono solo una parte recente del percorso che l’artista ha svolto negli ultimi quarant’anni nel mondo dell’arte, opere che hanno assunto un valore artistico importantissimo a livello mondiale: in particolare le grandi sculture legate al mondo innocente e fiabesco dell’infanzia ispirano le realizzazioni dei rioni lucignanesi. In questo anno senza competizione, sposteremo il baricentro dell’appartenenzadei singoli gruppi verso un’azione unitaria mai percorsa prima, azione che rafforza il legame verso l’evento che storicamente anima maggiormente la collettività lucignanese”. Nei carri ispirati a Jeff Koons – un’opera ricorda anche le stragi di Parigi – c’è un messaggio per guardare al futuro con forza, fiducia e ottimismo. Senza però dimenticare il passato, la storia, le tradizioni. Lo ha spiegato bene il presidente dell’Associazione Massimo Casini: “La Maggiolata nasce nel 1937, quando la realtà del nostro Paese era molto diversa. Allora i contadini, a maggio, erano obbligati a festeggiare i padroni. Nel tempo la manifestazione si è trasformata ed è diventata una festa per tutti, un rito collettivo per stare insieme. Bisogna però ricordare dove e perché è nata. La memoria è sempre importante, segna chi siamo”. Casini ha lanciato anche un appello a prendere “più in considerazione il folklore della Valdichiana. Rappresentiamo la tradizione del territorio, riusciamo a stare in piedi da soli con l’aiuto di oltre trecento persone che nel loro tempo libero, spesso appena dopo il lavoro, si riuniscono e realizzano carri magnifici”. I numeri della Maggiolata sono importanti: oltre 120 mila garofani utilizzati per i carri, 200mila euro di giro economico, anche questo un segno del valore e dell’impegno di quanti ogni anno ci si dedicano. La certificazione della relazione tra Lucignano e la Maggiolata, “che non è solo un evento toscano, ma si apre oltre i confini della regione” come  ha ricordato il sindaco, arriva dal numero dei cantieristi e dei volontari coinvolti, oltre 300: questo livello di partecipazione e coinvolgimento, testimonia un non comune ed incondizionato senso di appartenenza, ingrediente indispensabile per il successo dell’evento. Una storia, quella della Maggiolata Lucignanese, che affonda, è vero, le sue radici nella notte dei tempi, ma ora è pronta ad un’evoluzione e all’apertura verso nuovi orizzonti: “I nostri garofani finalmente risplenderanno alla luce del sole. I mesi che hanno segnato l’inizio dei progetti, passando dal primo all’ultimo punto di saldatura, sono già la “Grande Opera” di tutti e quattro i cantieri insieme all’organizzazione che vi ruota attorno”, conclude Cresti. Una ripartenza in grande stile, frutto della laboriosità e della sinergia tra tutti i soggetti  coinvolti, un richiamo irresistibile per le migliaia di visitatori attesi a Lucignano, attratti dalla bellezza del luogo, dalla coloratissima festa e dalle specialità enogastronomiche proposte negli stand, dove tutto è pronto per offrire le migliori eccellenze del territorio. Da Mazzeo e dai consiglieri regionali di maggioranza De Robertis e Ceccarelli, è partito un messaggio di ripartenza e fiducia, con l’invito ai toscani “a visitare Lucignano, uno dei Borghi più belli d’Italia, dove tradizione e contemporaneità si uniscono per guardare con ottimismo al futuro”.  “Per questa 83^ Maggiolata senza competizione – ha concluso il sindaco Casini – vogliamo che a trionfare sia Lucignano, la sua bellezza diffusa, le eccellenze territoriali, i protagonisti della  parata di carri, bande musicali e gruppi folcloristici  provenienti da ogni parte d’Italia, insieme alla proverbiale ospitalità e capacità di accoglienza”.

Comune di Lucignano

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