Progetto “Arezzo Cuore Scuola”

257 insegnanti di scienze motorie e quasi 14000 alunni formati per l’emergenza cardiaca in provincia di Arezzo Una cerimonia con quasi cento alunni, insegnanti, dirigenti scolastici, sostenitori, rappresentanti del Coni, della Provincia di Arezzo e dell’Asl Toscana sud est, questo il risultato di una mattinata alla palestra Mecenate di Arezzo.


Abbiamo fortemente voluto questa iniziativa, dichiara Massimo Mandò, direttore del Dipartimento Emergenza/Urgenza della Asl Toscana sud est, per rafforzare sempre di più il progetto Arezzo Cuore. Da oltre 10 anni diffondiamo la cultura della prevenzione e del pronto intervento verso l’arresto cardiaco improvviso che può colpire chiunque, ad ogni età e in ogni luogo. Difronte a questa evenienza l’unica arma che abbiamo è la tempestività degli interventi, avere gli strumenti giusti come i defibrillatori e il fatto che ad utilizzarli possano essere le persone più vicine al paziente.”
Nella palestra di via Mecenate assieme agli studenti, che si sono anche cimentati in alcune prove di massaggio cardiaco sotto l’attenta guida dei professionisti del 118, sono intervenuti il dott. Massimo Mandò assieme al dott. Giovanni Sbrana del 118 coadiuvati dal team infermieristico con Thomas Tori e Samuele Pacchi, il presidente del Coni aretino Alberto Melis, i dirigenti scolastici Luciano Tagliaferri e Stefano Cammerieri, il vice presidente della Provincia di Arezzo Nicola Carini, la professoressa Antonella Bianchi coordinatrice provinciale di scienze motorie, i rappresentanti del Centro di Formazione Etrusco (soggetto che collabora con la Asl per i corsi di formazione e distribuzione dei materiali didattici ed è uno dei principali provider per i defibrillatori e la loro manutenzione), Ernesto Ferrini presidente Camae (macchine agricole storiche) e coordinatore Anpas che ha donato, nell’ambito del progetto “Stop the bleed”, 54 tourniquet, laccio emostatico che viene utilizzato per applicare pressione su un arto o un’estremità al fine di interrompere il flusso di sangue, strumento molto utile in caso di emergenza, che andranno direttamente a potenziare la dotazione medica nelle scuole del territorio.
“E’ stata una iniziativa molto importante perché ci da modo, dopo anche il periodo di pandemia, di riprendere il percorso di potenziamento della rete di defibrillatori nella provincia di Arezzo e di rilanciare la formazione delle persone, ha proseguito Mandò. Abbiamo un progetto molto ambizioso far arrivare in tutti i grandi e piccoli condomini delle nostre città un defibrillatore e formare oltre 100mila persone. Ad oggi abbiamo oltre 1000 defibrillatori e 40mila persone formate al loro utilizzo, di queste 14 mila sono studenti, che iniziano il percorso fina dalle scuole medie. Questo però, conclude non è abbastanza e con il progetto “Arezzo Cuore Scuola” vogliamo aumentare questi numeri. In questi primi mesi del 2022 abbiamo già effettuato 50 corsi di pronto intervento e preparato quasi 1300 studenti all’uso del defibrillatore e alle manovre da effettuare in caso di arresto cardiaco.”

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