Firenze – Il modo migliore per vivere la giornata di oggi e onorare il ricordo di Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e di tutti i caduti sotto i colpi della mafia, è quello di dar vita ad un simbolico passaggio di testimone: perché siano i ragazzi che non hanno vissuto quel giorno di trent’anni fa a raccogliere l’impegno contro la mafia e diventare amplificatori della lotta all’illegalità, protagonisti attivi nel contrasto alla criminalità organizzata.
Questo il messaggio che il presidente del Consiglio regionale della Toscana rivolge agli studenti degli istituti comprensivi ‘Sacchetti’ e ‘Buonarroti’, dell’IT ‘Cattaneo’ e del Liceo ‘Marconi’, riuniti stamattina nell’Auditorium Crédit Agricol di San Miniato (Pisa). Il presidente interviene a trent’anni dall’attentato che causò la morte di Giovanni Falcone, di sua moglie Francesca Morvillo, degli uomini della sua scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro, all’iniziativa ‘Dobbiamo esserne Capaci’, realizzata dal Comune di San Miniato, in collaborazione con il Teatrino dei Fondi e Crédit Agricole, con il patrocinio della Regione Toscana. Si reca anche a Pisa, al giardino Falcone e Borsellino, di fronte alla lapide in memoria delle vittime delle stragi di mafia di Capaci e Via d’Amelio. per portare, nella giornata della legalità, l’omaggio di tutto il Consiglio regionale della Toscana. Quello del presidente dell’Assemblea toscana è un forte richiamo a un impegno comune, in nome di tutte le vittime che hanno perso la vita per difendere la legalità, che chiama ognuno di noi, secondo le proprie possibilità e responsabilità, a non dimenticare mai, a non piegarsi mai, a continuare a combattere ogni giorno per la legalità e contro tutte le mafie. Con un ultimo messaggio che consegna ai ragazzi: non essere mai indifferenti, non voltarsi mai dall’altra parte. Il Consiglio regionale ha finanziato il progetto ‘Polis’ di Libera Toscana<https://inconsiglio.it/comunicato-stampa/legalita-presentato-in-consiglio-il-progetto-polis-di-libera-toscana/>, nato per essere portatori di una grande battaglia culturale. La Toscana si è dotata anche di un osservatorio regionale della legalità<http://www.consiglio.regione.toscana.it/ufficio-stampa/comunicati/comunicati_view?idc=&id=29868>. Il presidente offre anche un ricordo personale – ai ragazzi, così come sulla sua pagina Facebook – del brusco impatto che gli accadimenti di quella giornata ebbero su di lui, così come su tanti altri giovani sconvolti nella loro vita quotidiana di un giorno come tanti. Fu proprio il 23 maggio del 1992 che nacque in tanti giovani la consapevolezza che le idee, le battaglie di Giovanni Falcone avrebbero dovuto continuare a camminare con ancora più forza e determinazione. E anche oggi, le idee di Falcone e Borsellino continuano a vivere ogni giorno nelle azioni di tanti, dentro e fuori le istituzioni. All’iniziativa di San Miniato sono intervenuti anche Antonio Mariotti, magistrato della Procura di Lucca; Maria Taddei, politica ed ex senatrice; Don Armando Zappolini dell’associazione Libera e Claudio Fiore, nipote del Giudice Paolo Borsellino. Nel ruolo di moderatore, il giornalista della Tgr Rai toscana, Andrea Marotta.