In Valtiberina esistono diverse realtà culturali e scuole di teatro che organizzano corsi di recitazione per bambini e ragazzi e che, comunque, li coinvolgono in rappresentazioni teatrali originali o in arrangiamenti di testi noti.
Non è raro, anche, che alcune scuole pubbliche organizzino corsi e laboratori anche per i più piccoli perché, non ci sono dubbi, il teatro fa bene ai bambini. Questa volta sono gli allievi della Scuola Primaria di Riosecco di Città di Castello (Pg) a portare in scena al Teatro degli Illuminati il musical “Peter Pan…tra sogno e realtà”. Coinvolti sia i bambini più grandi, fino alla classe quinta, che quelli più piccoli di sei anni con parti e ruoli proporzionati alla loro dimensione. I sogni prendono vita e diventano realtà, questo il copione forse prosaicamente scontato ma maledettamente poetico che appare quanto mai pertinente per i cuori dei giovani o di quei meno giovani che però hanno una grande sensibilità alla dimensione onirica che è in ciascuno di noi. Questo è quanto accade nel musical in scena il 23 il 25 e 27 Maggio 2022 al Teatro degli Illuminati di Città di Castello. Uno spettacolo divertente, spumeggiante e coloratissimo come testimoniano quanti hanno avuto modo di vedere le prove e la prima. Sono poi le trascinanti musiche dell’album “Sono solo canzonette”, di Edoardo Bennato, a dare il ritmo alla rappresentazione; pubblicato nel 1980, è il concept album, 7º album in studio del ben noto cantautore napoletano, infatti ispirato alla storia di Peter Pan; uno dei lavori che ha lasciato il segno nella storia della musica italiana. Non è un caso che tutti conoscono alcune delle canzoni in esso contenute, come Il rock di Capitan Uncino e L’isola che non c’è. I 100 giovani artisti della Scuola Primaria di Riosecco del 2° Circolo Didattico hanno dato vita proprio al celebre romanzo “Peter Pan e Wendy”, pubblicato per la prima volta nel 1911, capolavoro letterario dello scrittore scozzese James Matthew Barrie, del 1911, una storia senza tempo, di ieri, di oggi e di domani.
Peter Pan, il ragazzino fatato con l’abilità di volare, la sua amica Wendy e i suoi fratellini Gianni (John) e Michele (Michael), i Ragazzi Perduti (Lost Boys), la fata Campanellino (Tinker Bell), la principessa indiana Giglio Tigrato (Tiger Lily) ed infine il pirata Capitan Giacomo Uncino (James Hook) tutti in scena per far divertire il pubblico.
Sarà forse perché la regia e le coreografie dello spettacolo sono state curate dalla docente Giada Marini, coadiuvata dall’insegnate di canto, Anna Marini e con la collaborazione di tutte le colleghe e i colleghi del plesso, ma l’attenzione ai bambini, alle loro qualità e alle loro caratteristiche ed ambizioni sembra aver creata la condizione ideale per mettere ogni componente al suo posto.
Un laboratorio teatrale accurato e composito, iniziato nel Settembre 2021, nella prima parte dell’anno scolastico, con esercizi atti a stimolare e sperimentare la ricchezza dell’espressività corporea, facciale, vocale, del movimento e delle corrette dinamiche di gruppo; la seconda parte è stata invece incentrata sul lavoro artistico legato al testo che ha portato alla messa in scena. “A questo gran lavoro hanno partecipato anche i genitori dei nostri alunni che ci hanno dato un contributo non solo economico ma anche proprio concreto, alcuni di loro hanno anche cucito gli abiti, non solo, abbiamo trovato anche degli sponsor che ci hanno dato una grande mano – ha detto la Vicepreside e Regista Giada Marini – oltre tutto il lavoro l’immenso lavoro fatto dalle quattordici docenti della scuola primaria di Riosecco perché tutte hanno contribuito allo stesso modo”.
La promozione dello strumento pedagogico dell’educazione teatrale, come parte dell’offerta didattica, ha permesso di valorizzare e potenziare competenze profondamente significative nel processo educativo dei bambini, come la crescita dell’autostima, imparare a stare con gli altri, imparare a gestire le emozioni, l’accrescimento del proprio vocabolario, piuttosto che trovare nuove motivazione e stimolare la creatività.
I bambini, con estrema disinvoltura, sono in grado di emozionare e condurre il pubblico in sala all’Isola Che Non C’è, nel mondo della meraviglia e della fantasia, dove bastano dei pensieri felici e un pizzico di polvere di fata per poter volare.
Cantare, recitare e ballare, tra l’altro, migliora il proprio senso estetico.
Ai piccoli è infatti stato chiesto di occuparsi anche del lato artistico dello spettacolo proponendo idee o contribuendo a realizzare scenografia, trucco e costumi di scena del proprio personaggio o, nella più semplice delle ipotesi, di seguire da vicino queste attività visionandone tutti gli aspetti; anche questa parte della messinscena, oltre a aumentare il loro coinvolgimento, ha sviluppa enormemente il senso estetico presente in ogni bambino. Ma, alla ricerca degli aspetti più belli e significativi di una rappresentazione come questa, forse occorre dire che, per la dimensione poetica che esprime, è assolutamente necessaria che esista per i bambini che la recitano e per i grandi che la guardano, soprattutto in tempi in cui occorre ritrovare il proprio lato emozionale per riuscire a rintracciare una tranquillità e una purezza ormai persa su vari fronti.
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