ROMAGNA – Il fumo di tabacco è tra i principali fattori di rischio per l’insorgenza di numerose patologie cronico-degenerative, in particolare a carico dell’apparato respiratorio e cardiovascolare. Nel mondo il fumo è il primo fattore di rischio evitabile di morte prematura.
Nell’ambito dell’Azienda Romagna, dall’ultimo Profilo di Salute ( https://www.auslromagna.it/notizie/comunicati/item/4250-profilo-salute-2021 ) , realizzato dal Dipartimento di Sanità Pubblica emerge che la prevalenza di fumatori varia dal 26% di Ravenna al 28% di Forlì ( Rimini e Cesena 27%). Rispetto al livello nazionale è inferiore la quota di non fumatori e superiore quella degli ex fumatori. Anche in Romagna, come a livello regionale e nazionale, l’abitudine al fumo mostra forti differenziali demografici e socio-economici. La prevalenza di fumatori di sigaretta è più alta tra:
- i 25-34enni (34%);
- gli uomini (28%);
- le persone con bassa scolarità (31%);
- le persone con difficoltà economiche ( fino al 44% in presenza di molte difficoltà)
In ambito romagnolo, tra le persone con patologie croniche, la prevalenza di fumatori risulta essere del 28%; in particolare fuma quasi il 31% delle persone con patologia respiratoria cronica, quasi un quarto di quelle con una patologia cardiocircolatoria e circa il 31% di quelle con diabete. Ausl Romagna organizza corsi specifici gratuiti attraverso i Centri Antifumo per aiutare le persone che vogliono smettere di fumare. I corsi offrono un supporto di gruppo e/o individuale ed hanno l’obiettivo di liberare il fumatore dalla dipendenza da nicotina. Vengono realizzati con un approccio multi disciplinare: psicologico e medico-farmacologico. La persona viene seguita nel tempo con controlli periodici, anche per la prevenzione delle ricadute.
Gli interessati possono rivolgersi direttamente ai Centri antifumo delle Aziende sanitarie.