Dalle bottiglie in vetro ai pali per le vigne, i materiali cominciano a scarseggiare e il comparto della viticoltura inizia ad accusare gli effetti della crisi dei materiali. «Quanto stanno affrontando numerosi imprenditori del vino – dichiara il presidente di Confagricoltura Arezzo, Carlo Bartolini Baldelli – è determinato da più fattori.
In primo luogo le vetrerie fanno fatica a reggere la produzione, avendo esaurito le scorte in magazzino durante la pandemia; inoltre dall’estero non arrivano più bottiglie, i produttori stranieri preferiscono riservarle ai loro mercati interni; infine va sottolineato che l’Ucraina era un grande esportatore di bottiglie in vetro. Questo – prosegue Bartolini Baldelli – comporta difficoltà di approvvigionamento per chi imbottiglia e una crescita dei prezzi che oscilla fra il 40% e il 50%». «Stiamo attraversando un momento davvero complicato – spiega il direttore di Confagricotura Arezzo, Gianluca Ghini – i viticoltori in particolare ci segnalano difficoltà a trovare bottiglie, ma anche tutti quei materiali che servono alla realizzazione dei vigneti, dai pali per le vigne ai fili di ferro per la tenuta dei filari». La scarsità delle bottiglie in vetro era già stata annunciata dalla vice presidente di Confagricoltura Arezzo, Anastasia Mancini poco prima della recente edizione del Vinitaly, il problema degli approvvigionamenti di materiali si sta ulteriormente aggravando. Confagricoltura Arezzo aveva già sollevato il problema dei cereali e dei mangimi per gli allevamenti, la situazione internazionale, già prima dello scoppio del conflitto in Ucraina, mostrava i sintomi di questa ‘austerity’ delle materie prime. La preoccupazione è per le ricadute negative sul piano economico per le aziende agricole: «Questa congiuntura rischia di vanificare la produzione ma anche gli investimenti – prosegue il direttore Ghini – si pensi al bando ‘Ocm riconversione e ristrutturazione vigneti’, il cui termine per i lavori sarebbe il 15 ottobre, purtroppo molte aziende non saranno in grado di rispettare i tempi. Confagricoltura a tal proposito, sia a livello nazionale che a livello territoriale, si sta adoperando per ottenere dagli enti preposti la proroga di un anno dei termini per la conclusione dei lavori per la realizzazione dei nuovi vigneti».