
È strano cambiare vita alle soglie di 60 anni, cambiare vita? Quale vita? Quella vissuta giorno dopo giorno, senza programmare un futuro, perché troppo presa a vivere un presente, un presente difficile, incerto, insicuro…
L’esistenza di Anna De Simone è segnata sin dai primi anni di vita dalla povertà, dalla violenza e dal disagio. Fugge dalla brutalità del patrigno e dal disamore della madre, da padroni lascivi che approfittano della sua condizione di serva bambina, dalle forze dell’ordine che vogliono riportarla a casa. Creatura selvatica e spaventata, orfana di una madre viva, come la definisce Donatella Di Pietrantonio, Anna riuscirà ad arrangiarsi e a sopravvivere in qualsiasi circostanza, ma porterà sempre sulle spalle il peso del vuoto affettivo che l’ha circondata sin dall’infanzia. Sulla soglia dei 65 anni decide di scrivere la sua autobiografia che si intitola Il sale della vita. Un sale molto amaro, lo stesso sale che per molto tempo fu il pasto che le veniva dato quando era piccola. La scrittura così diventa un mezzo terapeutico per ripercorrere la sua vita e alleggerirsi di un macigno ormai troppo ingombrante. Queste pagine sono state tra gli otto diari finalisti presentati al Premio Pieve 2020, le sue parole vere e incandescenti, figlie della strada e di un vissuto selvatico, catturano la platea e i lettori che continuamente si domandano: come si può sopravvivere a tutto questo? Il sale della vita esce edito da il Mulino per la collana Storie italiane, con la bella e intensa introduzione di Donatella Di Pietrantonio.
If you’re still on the fence: grab your favorite earphones, head down to a Best Buy and ask to plug them into a Zune then an iPod and see which one sounds better to you, and which interface makes you smile more. Then you’ll know which is right for you.
It?s really a great and useful piece of information. I am happy that you shared this helpful info with us. Please keep us up to date like this. Thank you for sharing.