Un’estate serena dopo il Covid: un progetto per gli adolescenti a rischio

AREZZO “Estra è diversa”, ideato da Era, condiviso dal Comune di Arezzo e realizzato in collaborazione con – Crescere e Scuderia Pan Nuova edizione di “Estra è diversa”. Il progetto ideato e coordinato da ERA, è promosso da Estra in collaborazione con Comune di Arezzo, Coingas, associazione Crescere e Scuderia Pan. L’obiettivo è la presa in carico dei bisogni delle fasce più deboli della popolazione, nello specifico gli adolescenti con rischi psicosociali e con disabilità di vario genere. Il progetto si rivolge, quindi, ai ragazzi disabili tra i 10 e i 18 anni e alle loro famiglie. Le attività di gioco e sport saranno svolte tra giugno e settembre

“Una grande alleanza per mettere a disposizione ‘pacchetti’ aggregativi e ludico ricreativi per ragazzi con disabilità o particolari situazioni di disagio – ha rilevato il vicesindaco Lucia Tanti. – Ma non solo: sportelli di consulenza psicologica gratuiti ed un costante monitoraggio professionale che andrà ad arricchire la ricerca fatta su oltre un centinaio di famiglie. Arezzo, con questo progetto, si conferma una Città pronta e solidale, capace di costruire percorsi di pari opportunità e coesione sociale. Le famiglie possono contare su un percorso personalizzato per i propri figli e possono usufruire di uno sportello di consulenza psicologia gratuito. La migliore risposta sta nei fatti, e questa è una risposta concreta”. Presente anche l’assessore alle pari opportunità Giovanna Carlettini. “Ogni situazione di fragilità necessita della massima attenzione – ha detto – affinché a tutti siano garantiti stessi diritti e stesse opportunità. Progetti come questo dedicato ai giovani, che, insieme alle donne e agli anziani sono tra coloro che più hanno sofferto le conseguenze della pandemia, sono importantissimi”. “Questa sarà un’edizione particolare – ricorda la psicologa Elisa Marcheselli, presidente di ERA Aps e coordinatrice del progetto. La nostra associazione è particolarmente attenta alla prevenzione dei rischi psicosociali con azioni progettuali che svolgo sul territorio insieme ai miei colleghi Roberta Rachini e Alessio Pieri. La crisi legata al diffondersi della pandemia ha mostrato con chiarezza le disuguaglianze e le sfide che attraversano il mondo educativo. Adolescenti e preadolescenti, in questi due anni di emergenza sanitaria dovuta al Covid, hanno avuto difficoltà a riprendere le proprie attività di aggregazione sociale. Difficoltà ancora più evidenti per i giovani con problematiche pregresse”. Il periodo di svolgimento del progetto è proprio quello estivo: “perché con le vacanze alle porte – prsegue Marcheselli – per i più giovani arrivano angosce e paure. Le relazioni sociali ridotte, soprattutto con l’avvento della dad, hanno creato negli adolescenti il timore di non essere più in grado di stare in compagnia. I dati dei nostri questionari, sottoposti a circa 100 famiglie, concordano con i risultati sottolineati dal sondaggio promosso dall’Eurodap, l’Associazione europea per il disturbo da attacchi di panico. Ricordo le principali difficoltà evidenziate dai giovani: peggior rendimento scolastico, difficoltà di instaurare relazioni, uso improprio dei dispositivi digitali, sfiducia nel futuro. In questo contesto, le attività progettuali sono organizzate per rispondere alle necessità dei ragazzi di poter vivere un’estate ‘senza pensieri’, tra giochi e contatto con la natura, stando insieme”. Sono previste attività ludico-sportive e laboratori extrascolastici pomeridiani a cadenza settimanale. In programma anche una ricerca psicosociale con rilevazione e monitoraggio dei cambiamenti psicosociali. “Gli obiettivi generali – conclude Marcheselli – sono quelli di promuovere il diritto alla salute e allo stare bene, quello alla sicurezza e all’uguaglianza, l’utilizzo di approcci partecipativi, il rispetto verso l’ambiente, gli altri e tutte le forme di vita presenti nel pianeta, il benessere sociale, lo sviluppo e la conservazione delle capacità psico-fisiche degli individui”. Obiettivi condivisi dai partner del progetto. Faustina Bertollo presidente associazione Crescere: “questo progetto ha una valenza importante per il territorio perché mette al primo posto le persone con disabilità e le loro famiglie. Estra, Era e il Comune ci danno la possibilità di offrire attività estive per rispondere a esigenze emerse dopo un periodo particolare e ancora presente, permettendo di trascorrere un’estate all’aria aperta a contatto con la natura e gli animali”.

Sonia Fardelli, presidente Scuderia Pan: “questa iniziativa è molto importante per la nostra associazione: Estra, Era e il Comune ci danno la possibilità di offrire un servizio alle famiglie di bambini e ragazzi con disabilità o in difficoltà. Una nuova estate da passare in mezzo alla natura e a contatto con gli animali, cavalli, pony, asini e tanti altri”. “La lunga emergenza Covid – commenta Giovanni Grazzini consigliere d’amministrazione Estra – ha acuito il disagio sociale, soprattutto tra i giovani che hanno visto una trasformazione, provvisoria ma pesante, delle loro abitudini e relazioni. Soprattutto tra i più fragili. Questo progetto è in sintonia con la visione e i valori di Estra: vicinanza alle esigenze delle famiglie, attenzione ai bisogni sociali, sostegno alle azioni positive destinate alle persone più fragili. Queste sono azioni concrete che possono dare un sostegno reale”. “Coingas sostiene il progetto perché i Comuni sono un punto di riferimento essenziale delle persone e delle famiglie – conclude l’amministratore unico Franco Scortecci – e perché collaborare alle iniziative che sono rivolte alle persone fragili, soprattutto se adolescenti, è coerente con il ‘senso’ di questa storica azienda del territorio. Il Covid ha reso più gravi situazioni e problemi e ancora più necessarie risposte come quelle messe in campo con questo progetto”.

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