Con la fine dello stato d’emergenza riapre tutto a eccezione del Consiglio Comunale: un brutto segnale

AREZZO – Mentre ci auguriamo di esserci lasciati alle spalle le fasi più critiche della pandemia e osserviamo con un misto di stupore e felicità le immagini degli stadi, dei concerti e degli spazi di socialità tornati ad animarsi, la maggioranza intende mantenere condizioni da semi-lockdown  per il Consiglio Comunale, ammesso solo in forma mista con i consiglieri e gli assessori che partecipano a distanza.

Lo ha deciso attraverso un frettolosa modifica del regolamento proposta per la prima volta nella storia del Comune senza confronto con le minoranze, poi attraverso una clausola a favore del presidente del Consiglio Comunale sulle modalità di convocazione. Scelgo Arezzo sta facendo una battaglia di metodo e di merito per evitare che l’assemblea si trasformi in un mero votificio e da mesi chiede agli altri gruppi consiliari di dare un segnale di ripartenza con il ritorno alla piena funzionalità dell’aula. Considerato che è difficile comprendere gli interventi di chi si collega da remoto, a causa magari di un pessimo audio o di una linea wifi instabile. Siamo sorpresi dall’atteggiamento di alcuni gruppi, in particolare Fratelli d’Italia, che dopo aver promosso perfino una fiaccolata in Piazza Grande contro il coprifuoco nel pieno dei contagi e con gli ospedali sotto pressione, oggi è il paladino di prudenza e cautela attraverso il presidente Stella e il capogruppo consiliare.

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