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AREZZO – “Un successo straordinario che dimostra come il Comune conosca i bisogni delle famiglie. Scuole aperte anche in estate, il tema non è più rinviabile” “Dopo la pandemia l’ISEE non misura più i veri bisogni dei cittadini, su 2000 posti disponibili già erogati vaucher per oltre 1200 famiglie”

“Sono 1200 le famiglie che hanno ricevuto il “buono” per le attività estive su circa 2000 posti disponibili, quindi vuol dire che il Comune di Arezzo oggi già sostiene oltre il 60% di tutte le famiglie aretine che possono partecipare ai campi solari. Una cosa infatti va capita: in questa città l’offerta complessiva è per circa 2000 bambini, non di più e si tratta di una offerta che il Comune ha vagliato dando una sorta di “bollino” di qualità garantendo alle famiglie sicurezza oltre che risorse.
Al PD sfuggono due cose: la prima, i campi solari sono un diritto di tutti i bambini e dopo la pandemia le attività di aggregazione non possono essere misurate solo con l’ISEE che non è più rispondente alla realtà, e basta chiedere agli aretini se l’ISEE oggi è un termometro vero delle loro situazione economica; la seconda: le risorse ci sono e ci saranno, ma l’offerta estiva delle associazioni non potrà mai fare fronte al vero problema e cioè che le scuole in Italia chiudono i battenti per tre mesi di fila. Si scarica quindi sul sistema municipale – comune e associazioni serie e di comprovata professionalità – il deficit di servizio che oggi non è più tollerabile. Noi guardiamo alla realtà e la realtà ci dice che Arezzo ha definito un modello, che l’amministrazione è disponibile a fare ancora di più garantendo chi veramente non ha trovato risposta, resta un pò stravagante che molte delle mail di protesta arrivino anche da persone che non hanno figli e chissà che non ci sia qualche militante travestito da leone da tastiera con molto tempo libero, a loro il bonus non andrà di sicuro”.

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