E’ stata ufficialmente inaugurata la 20^ edizione di Kilowatt Festival


SANSEPOLCRO – Che ha già alzato il sipario sui primi spettacoli a partire da ieri.L’incontro con i protagonisti della manifestazione e i rappresentanti istituzionali è avvenuto nella Biblioteca comunale di Sansepolcro. Ad aprire la conferenza è stato il direttore artistico Luca Ricci che ha salutato e ringraziato i presenti ricordando gli aspetti più importanti di questa manifestazione che quest’anno spegne ben 20 candeline.

Di concerto la fondatrice Lucia Franchi ha concentrato il suo intervento sul significato di questa edizione e del suo titolo, in un momento in cui la realtà davvero sta prendendo il sopravvento nelle menti di ognuno di noi, che dovremmo prendere spunto dagli artisti per poter sognare un po’ di più e per far sì che la “spazzatura” materiale e immateriale di oggi possa essere riciclata in qualcosa di positivo per il nostro futuro.Il comune di Sansepolcro accoglie a braccia aperte questi 5 giorni di Festival che come ogni anno porteranno in città tantissimi artisti e spettatori da tutta Europa. Il sindaco Fabrizio Innocenti ha sottolineato quanto questa manifestazione sia cresciuta negli anni e “quanto riesca a reinventarsi proponendo sempre spettacoli di livello con grandi nomi del teatro.” L’assessore alla cultura Francesca Mercati ha esaltato il valore di Kilowatt Festival che per Sansepolcro è motivo di orgoglio. “In questa che da sempre è una città legata alla tradizione è fondamentale che ci sia, come attrattiva artistica e culturale, una controparte così importante che porti contemporaneità nel territorio, uno scambio di cultura e culture per far sì che sia sempre vivo l’interesse dei cittadini nel vivere i tanti appuntamenti della manifestazione e dei turisti e appassionati di venire in Valtiberina per assistere ad eventi unici.” Durante la conferenza è stato presentato il padrino dell’edizione 2022 di Kilowatt Festival, il regista, attore e autore Pippo Delbono al quale sono stati offerti degli omaggi, una targa da parte dello staff dell’organizzazione e un importante volume donato da Aboca Museum.

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