Nel pomeriggio di ieri è deceduto, Franco Cerbella, tifernate, noto imprenditore del settore grafico altotiberino. Nella sua lunga carriera lavorativa ha avuto esperienza di tecnico anche in altre zona d’Italia, per tornare poi in città ed essere uno dei responsabili della Tipografia Scipione Lapi.
Nel momento della sua chiusura, assieme ad un altro noto imprenditore altotiberino, decisero di far rivivere la storica attivata grafica, che vantava anche la pubblicazione in esclusiva per l’Italia per la caca editrice Dante Alighieri del vocabolario di greco Rocci, con la Delta Grafica. Franco Cerbella ha ricoperto incarichi di rilievo nell’associazionismo industriale ed è stato uno dei dirigenti di punta della Confapi, associazione che decise assieme all’amministrazione comunale negli anni ‘80 di far nascere il consorzio di promozione industriale dell’Alta Valle del Tevere soprattutto nel campo della grafica-cartotecnica ed anche nel settore mobile, diventandone presidente del Ctp (Centro tecnico promozionale). Impegno anche nello sport, come dirigente di spicco della Bocciofila cittadina e nel calcio a seguire sempre con passione la brillante carriera del figlio Enrico, giocatore-allenatore a Città di Castello, Trestina ed altre importanti “piazze” calcistiche. Lascia la moglie Silvana e due figli, Sandra ed Enrico e gli adorati nipoti. Appresa la notizia, il sindaco, Luca Secondi ha espresso profondo cordoglio e sentite condoglianze alla famiglia ricordando la figura di Franco Cerbella come “una di quelle che lasciano il segno nei diversi settori della vita dove ha operato con grande passione, capacità e senso di appartenenza. Una persona perbene, sempre disponibile verso il prossimo e orgogliosa delle origini e della comunità locale che lo ha sempre stimato ed apprezzato prima di tutto per le doti umane e per quelle imprenditoriali”; ha concluso il sindaco Secondi. Al cordoglio del sindaco si unisce anche il Presidente del Consiglio Comunale, Luciano Bacchetta, che piange “un grande uomo, un tifernate che amava la sua famiglia, il lavoro, lo sport e le tradizioni della città”