Sull’Etna i test della missione Arches

Qui è come se fossimo sulla LunaEtna, giornata storica sul vulcano siciliano per la sperimentazione della missione Arches: le immagini di lander e robot per le esplorazioni spaziali testati dall’ESA. A 2.600 metri di quota sul versante meridionale dell’ Etna, alle pendici del Nuovo Cratere di Sud/Est teatro dei più intensi parossismi degli ultimi anni e dell’eruzione coreografica dei mesi scorsi, stamani l’ESA (Agenzia Spaziale Europea) ha ospitato la stampa per una dimostrazione sull’attività scientifica in corso sul vulcano siciliano relativamente alla missione Arches, un grande progetto internazionale che prevede un salto di qualità nell’esplorazione spaziale per l’invio di robot, lander e astronauti prima sulla Luna e poi anche su Marte

A 2.600 metri di quota sul versante meridionale dell’ Etna, alle pendici del Nuovo Cratere di Sud/Est teatro dei più intensi parossismi degli ultimi anni e dell’eruzione coreografica dei mesi scorsi, stamani l’ESA (Agenzia Spaziale Europea) ha ospitato la stampa per una dimostrazione sull’attività scientifica in corso sul vulcano siciliano relativamente alla missione Arches, un grande progetto internazionale che prevede un salto di qualità nell’esplorazione spaziale per l’invio di robot, lander e astronauti prima sulla Luna e poi anche su Marte.

Lo staff dell’ESA è da giorni sull’Etna dove rimarrà per tutta la settimana, utilizzando un’area di 500 mq per sperimentare lander e rover spaziali in un luogo “straordinariamente simile” a quello della Luna, come illustrato ai microfoni di MeteoWeb dagli esperti. In modo particolare lo scienziato francese Bernard Foing ha detto che “l’Etna è come la Luna, la Luna è un mondo vulcanico e noi qui stiamo preparando esperimenti e strumenti per studiare la Luna e osservare l’Universo dalla Luna. Abbiamo rover e lander, facciamo esperimenti di geologia e testiamo gli strumenti. Domani sarà un astronauta in persona a pilotare un rover, poi venerdì sperimenteremo le radio a bassa frequenza“. Si tratta di test vitali rispetto alle prospettive dell’esplorazione spaziale del progetto Arches, che prevede proprio l’invio sulla Luna di astronauti che a distanza potranno guidare i robot per esplorare i pianeti ancora sconosciuti. Il capo della missione Arches, anche lui tedesco, Armin Wedler, ha detto che “sull’Etna abbiamo trovato la situazione perfetta per fare una simulazione della prossima missione sulla Luna per le conformazioni naturali, orografiche e geologiche di questo vulcano e anche per la collaborazione scientifica istituita con l’INGV e con il Parco che ci consentono di svolgere nelle condizioni migliori gli esperimenti del progetto Arches“.

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