Ragusa non è più isolata dal resto della Croazia

Croazia – Il ponte che taglia via mare i 10 km di Bosnia Lo strallato di 2,4 km sorvola l’acqua, davanti allo sbocco al mare bosniaco, finora passaggio obbligato per i veicoli in transito tra Dubrovnik e il resto del Paese: 10 km di strada con due dogane Ue-non Schengen e annessi ingorghi, soprattutto d’estate

si sono svolti i festeggiamenti per l’apertura di un ponte a lungo atteso, che aggira una stretta striscia di costa bosniaca per collegare la regione adriatica meridionale con il resto del Paese. Cofinanziato dall’Unione Europea, il ponte di Pelješac, inaugurato ufficialmente martedì, si estende tra Komarna, sulla terraferma, e Brijesta, sulla penisola di Pelješac, facilitando l’accesso alla popolare località turistica di Dubrovnik. Il varo della struttura di 2,4 chilometri è stato salutato come un momento storico per il Paese, con centinaia di persone che si sono presentate per essere le prime ad attraversare a piedi quando il ponte è stato aperto ai pedoni e poi agli automobilisti. Finora, sia i residenti che i turisti dovevano attraversare la Bosnia-Erzegovina per viaggiare da e verso la regione della Dalmazia meridionale alla terraferma, il che significava essere soggetti a controlli di frontiera, con conseguenti rallentamenti del traffico e la sensazione di isolamento di alcuni abitanti della regione adriatica. Alto 55 metri sul livello del mare, il ponte di Pelješac è in cantiere da diversi anni e nel 2017 ha ottenuto un importante contributo di 357 milioni di euro da parte dell’UE.

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