La Presidente Chiassai Martini: “Le comunità energetiche rappresentano una svolta storica. La Provincia di Arezzo sarà la prima tra le Province d’Italia ad attivare una transizione ambientale ed economica per il territorio, i cittadini e le imprese”
Lo scorso 14 luglio a Ravenna, nel ruolo di vicepresidente, Silvia Chiassai Martini aveva lanciato il progetto sulla centralità delle province italiane, come protagoniste nella costituzione delle comunità energetiche durante il discorso di apertura all’Assemblea Nazionale dell’Upi. Un modello innovativo, di risparmio e di autonomia, condiviso mediante il ricorso a fonti rinnovabili, per impostare un nuovo percorso di sviluppo e di progresso del Paese. “Questo, personalmente, ritengo sia il contributo di sfida e di visione che parte dall’attualità e che, con il Covid e la guerra in Ucraina, si è trasformato da emergenza ambientale a emergenza economica per famiglie, imprese e per il sistema Paese – afferma la Presidente – Questo è uno dei modi più seri ed etici per affrontare il problema con le fonti energetiche rinnovabili. ” Nella seduta odierna del 5 agosto, la Provincia di Arezzo ha avviato l’iter per la realizzazione delle prime comunità energetiche nel territorio. Il Consiglio provinciale ha approvato all’unanimità lo schema del contratto di concessione, relativo alla proposta di partenariato pubblico – privato per la realizzazione di impianti di produzione da fonti energetiche rinnovabili e di una comunità energetica, con la conseguente modifica del piano triennale delle opere pubbliche. “E’ una svolta storica per la Provincia di Arezzo – continua la Presidente – prima tra tutte le Province, che sarà protagonista di una sfida che vuole guardare al futuro con un investimento concreto a favore di famiglie ed imprese, strette nella morsa della crisi economica ed energetica per gli effetti del Covid e della guerra in Ucraina. L’accordo di partenariato pubblico/privato agevolerà il processo di creazione di una CER, svincolando l’ente pubblico da investimenti onerosi, dove il rischio di impresa sarà interamente a carico del soggetto proponente. Una volta identificato il partner tramite bando pubblico, sarà possibile avviare il processo di creazione di un soggetto giuridico, una società consortile, di cui potranno fare parte privati cittadini, piccole, medie e grandi imprese, mettendo a disposizione le superfici dove installare nuovi impianti o collegare impianti già realizzati. I benefici saranno di carattere economico, in quanto gli aderenti alla CER avranno la possibilità di usufruire di tariffe scontate fino al 20% dell’energia elettrica, oltre che ambientali, considerando che l’energia sarà prodotta interamente da fonti rinnovabili. In questa fase la Provincia metterà a disposizione le coperture di circa 50 edifici di proprietà – scuole, magazzini, uffici – per una potenza di circa 2.538 kW. Un nuovo modello di sviluppo resiliente che passa attraverso l’autoproduzione energetica da fonti rinnovabili tramite una comunita solidale di produttori e consumatori che potranno condividere per generare risparmio per cittadini e imprese. Crediamo fermamente nella “rivoluzione Green” che segue gli obiettivi imposti dall’Europa di riduzione entro il 2030 delle emissioni di gas serra di almeno il 55% rispetto ai livelli del 1990. La realizzazione delle CER permetterà di aprire un nuovo modello di servizi a partecipazione locale diffusa, superando la gestione attuale caratterizzata da volatilità dei prezzi, un problema enorme per il nostro paese. Una sfida nuova che la nostra Provincia vuole accettare, la prima in Italia, ma anche un atto di libertà da mettere a disposizione di tutto il nostro territorio, un progetto concreto che guarda al futuro in attesa che una seria politica di livello regionale e nazionale assicuri una significa autonomia energetica nel segno delle rinnovabili e di una maggiore economicità. Oggi presentiamo il primo step – conclude la Presidente- ma sarà un lavoro in progress e per non tradire lo stesso spirito delle comunità energetiche. Nei prossimi mesi attiveremo un percorso di condivisione e coinvolgimento in primis dei Sindaci della provincia che potranno entrare dentro la società consortile attraverso una procedura amministrativa snella e rapida che permetterà alle loro comunità, attraverso l’inserimento anche di cittadini e di imprese, di ottenere un risparmio energetico importante e per iniziare un’auto produzione di energia Green. La Provincia di Arezzo sarà inoltre un modello che verrà messo a disposizione di tutte le altre Province d’Italia affinché il progetto possa diffondersi in maniera rapida in tutto il Paese”