“CONCERTO ITALIANO” IN TUNISIA CON LA VOCE DI GIANNI BRUSCHI DI SPAZIO SEME E OIDA ORCHESTRA INSTABILE DI AREZZ Spazio Seme vola in Tunisia con Oida Orchestra Instabile di Arezzo. Ilcentro artistico internazionale aretino sarà ospite, con l’orchestra, alla 35esima edizione del prestigioso Festival International de Musique Synphonique, in corso di svolgimento nella città di Eljem dal 12 luglio al 13 agosto con lo spettacolo “Concerto Italiano”, un omaggio alla canzone e alla cultura italiana, dalla grande opera lirica ai cantautori nazionali degli anni ’60 e ’70
Mercoledì 10 agosto alle 21.30 il Grande Anfiteatro Romano della città tunisina accoglierà la voce di Gianni Bruschi, co-fondatore di Spazio Seme, accompagnato dai musicisti di Oida Orchestra Instabile di Arezzo, in una formazione di 20 elementi, per un concerto che spazia dalla grande opera italiana con Puccini, Donizetti, Rossini e Verdi ai compositori contemporanei come Ennio Morricone, sino ai cantautori che hanno fatto la storia della canzone nazionale come Domenico Modugno, Luigi Tenco, Umberto Bindi e Bruno Martino.
Ad aprire il concerto due promesse della lirica, allievi del grande soprano italiano Eva Mei: Alfonso Zambuto (tenore) e Valentina Corò (soprano). Entrambi si sono formati all’Accademia del Maggio Fiorentino al Teatro Comunale di Firenze.
Una collaborazione antica quella tra Gianni Bruschi e la Tunisia, che risale al 2003 con il progetto Terìaca Ensemble-Mosaico Mediterraneo, diventato poi una produzione discografica, che comprendeva anche laboratori artistici legati alla cultura popolare italiana e mediterranea e performance di musicisti e danzatori italiani, tunisini, marocchini, francesi, spagnoli e altri; tutto sotto la direzione e preparazione di Gianni Bruschi. Erano gli anni in cui Bruschi, insieme ad un altro dei fondatori di Spazio Seme, Francesco Botti, collaborava con la Scuola di Tarantella e danze popolari del Mediterraneo fondata da Eugenio Bennato a Bologna e diretta da Maristella Martella con i quali partecipavano ogni anno al “Decouvertes Tunisie 21”, festival tunisino di musica etnica molto seguito e partecipato. Nel 2017, inoltre, Gianni Bruschi è stato solista con l’Orchestra Sinfonica Tunisina diretta da Hafed Makni e nel 2018 il direttore del Festival d’Eljem Layouni Mabrouk ha invitato un gruppo di jazzisti italiani, con Gianni Bruschi e Nadine Rush, a intervenire al suo festival, di fatto sancendo la nascita della Seme Jazz Band.
Oida Orchestra Instabile di Arezzo www.oidarezzo.it, che esegue in Italia composizioni che vanno dal Settecento al Novecento, promuove costantemente iniziative di arte e musica d’insieme e linguaggio musicale in tutte le sue forme a persone di ogni età e di ogni provenienza culturale riunendo e facilitando il dialogo tra molte realtà musicali del territorio di Arezzo e della provincia.
Uno degli obiettivi di Orchestra OIDA è quello di sostenere e promuovere un progetto collettivo incentrato sulla figura di Guido Monaco d’ Arezzo, che innovò e concretizzò il sistema di trasmissione della musica attraverso il pentagramma e l’attuale notazione musicale, linguaggio universale tra i popoli.
Spazio Seme www.spazioseme.com è uno centro artistico internazionale fondato nel 2012 da Leonardo Lambruschini, performer e danzatore, Gianni Bruschi, cantante e attore e Francesco Botti, attore, scrittore, regista. Opera nel mondo dell’arte, della formazione e dello spettacolo, promuovendo collaborazioni con realtà italiane e internazionali. Spazio Seme si occupa di linguaggi artistici attraverso corsi e laboratori per bambini, adolescenti e adulti: dal teatro al canto, dalla danza contemporanea alla scrittura creativa e molto altro. È inoltre uno dei centri di riferimento per la danza Contact Improvisation a livello mondiale. Ha ospitato residenze artistiche e workshop intensivi con danzatori di fama internazionale.
“Concerto italiano” è una produzione di Spazio Seme in collaborazione con Oida Orchestra Instabile di Arezzo, con il partenariato tecnico di Direzione Regionale Musei della Toscana, Museo e Anfiteatro di Arezzo e Fondazione Guido d’Arezzo.