Una nuova piattaforma dati non più gestita da un server on premise ma attraverso una soluzione in cloud. Sicurezza, efficienza, flessibilità, accessibilità Il Comune trasloca. Ma nell’epoca di internet non si tratta di mobilio e uffici. E tanto meno di dipendenti. Oggetti e persone fisicamente tangibili
È un trasferimento diverso quello che si appresta a realizzare il Servizio innovazione ma non meno consistente e soprattutto di portata decisiva. Il salvataggio di tutti i dati della piattaforma che gestisce i servizi dellente e il loro passaggio da un sistema locale a un cloud esterno. È un po come quando nel nostro telefonino decidiamo di tenere le foto scattate non più sulla galleria, riempiendo la memoria del cellulare fino al limite, ma in un drive o un’app di lavoro sicura e flessibile, con tanti giga disponibili in grado di contenere tutte le immagini. È quello che si appresta a fare l’amministrazione comunale, in proporzione ben maggiore, grazie a un finanziamento ministeriale di 419.000 euro. E sono proprio sicurezza e flessibilità gli obiettivi da perseguire. Il cloud esterno, che potrà essere tradotto in un indirizzo web e dunque raggiunto con qualsiasi browser e da qualsiasi dispositivo, anche lo smartphone o il tablet di un dipendente, riceverà in dote i dati che quotidianamente gli uffici producono grazie agli applicativi di gestione dei servizi e li manterrà nel proprio sistema garantendo sicurezza, accessibilità ed efficienza. Quest’ultima va tradotta sia in termini economici, attraverso una razionalizzazione dei costi, sia in termini energetici, perché un server consuma molta energia, tema fondamentale nellattuale fase storica. Merita una parola in più anche la tematica della sicurezza, che in gergo informatico prende il nome, oramai nell’uso quotidiano, di cyber-security: gli attacchi alle pubbliche amministrazioni stanno diventando frequenti e gli standard di sicurezza, che saranno raggiunti attraverso l’utilizzo di una soluzione in cloud, saranno molto più elevati di quelli attuali.