Il Segretario nazionale Luigi Sbarra al Consiglio provinciale Cisl di Arezzo

“Qui per sostenere i lavoratori del territorio, attuando l’agenda sociale presentata a chi guiderà il Paese” Una grande partecipazione dei responsabili dei vari settori e dei vari delegati ha caratterizzato il consiglio provinciale della Cisl di Arezzo che si è tenuto presso l’Hotel Minerva.

Gli interventi in sala hanno sollecitato al dialogo con proposte concrete il Segretario generale confederale Luigi Sbarra, ospite dell’assemblea. Una serie di incertezze su molti fronti proiettano il territorio verso il presente e il futuro. La Cisl ha preso in esame la situazione attuale dalla crisi energetica, ai rincari delle materie prime, alla fragilità dei contratti di lavoro alle vertenze aziendali, questi i temi su cui i delegati nei diversi ambiti professionali hanno rivolto maggiore attenzione.

Il Segretario Sbarra ha rilanciato anche nell’assise aretina l’Agenda Cisl per il nuovo Governo, appena presentata. Un programma in 12 punti dal titolo “Ripartire insieme”. Una road map che  stata consegnata a chi concorre per la guida del Paese, nella consapevolezza che per realizzare innovazioni stabili ed eque bisogna lavorare in un clima di concertazione e corresponsabilità sociale. “Ho visto un consiglio provinciale vivo, preparato e formato in gran parte da donne – ha esordito Sbarra nel suo intervento – grazie alla Cisl di Arezzo per l’impegno con cui porta avanti la difesa del lavoro e la ricerca costante di coesione e solidarietà – ha sottolineato Sbarra – in un tempo così complesso come quello attuale, segnato dalle drammatiche conseguenze della pandemia e della guerra. Il prezzo del gas è decuplicato in un anno. Quello dell’elettricità è aumentato del 600%. Per le aziende, e non solo per quelle dei settori energivori, significa costi di produzione insostenibili e difficoltà a programmare i prossimi mesi produttivi – ha spiegato ancora Sbarra. Per i lavoratori significa posti a rischio. Tra siderurgia, metallurgia, lavorazioni meccaniche, automotive ed impiantistica sono in gioco 250mila posti di lavoro. Nel chimico-tessile altri 100mila e 370mila nel terziario, senza contare l’agroalimentare, la logistica, i trasporti e l’edilizia. Per sostenere imprese, lavoratori, pensionati, famiglie in difficoltà servono misure urgenti, – ha proseguito Sbarra – un’ “agenda sociale” che aggredisca le emergenze e agisca sui nodi di sistema che oggi più che mai frenano coesione e sviluppo. A livello comunitario, la “guerra dell’energia” richiede un accordo che fissi un tetto al prezzo del gas importato, una politica fiscale ed energetica comune, diversificando gli approvvigionamenti e definendo un “Recovery plan” specifico per sostenere le trasformazioni industriali, tecnologiche ed ambientali, a cui aggiungere anche il rifinanziamento del Fondo Sure. Occorre poi applicare in tutta Europa una global minimum tax che faccia pagare il giusto alle grandi multinazionali. Sul piano nazionale chiediamo:

• un tetto sociale al prezzo dell’energia, distinguendo le fonti di produzione e incentivando quelle rinnovabili;

• una soglia Isee più alta per gli sgravi in bolletta;

• l’acquisto in esenzione IVA di beni essenziali per le famiglie con reddito basso, controllando prezzi e tariffe;

• ammortizzatori scontati per le aziende che non licenziano.

L’Agenda Cisl  per il nuovo governo che abbiamo presentato ieri ha un grande obiettivo: fissare le priorità da attuare già dalla prossima Legge di Bilancio, qualità del lavoro, investimenti, riforme” “Una giornata molto emozionante quella di oggi, in cui il nostro Segretario Nazionale ci ha onorato della sua presenza qui sul territorio aretino – esordisce Silvia Russo. Abbiamo scelto di investire molte risorse per le strutture Cisl del territorio, come abbiamo detto in assemblea, ad esempio nella nuova sede di Camucia e di fare lavori di ristrutturazione per rendere più gradevole e funzionale l’ingresso della sede di Arezzo. Presidieremo il territorio rinforzando i luoghi strategici che abbiamo da tempo scelto concentrando presenza delle federazioni e dei servizi, con qualità e quantità: questo è e sarà il nostro mantra. Queste le nostre sfide a breve termine. Le parole chiave sono: lavoro, investimenti, taglio delle tasse, accordo sulle pensioni, nuove tutele e rilancio delle competenze, politica dei redditi e coesione sociale, attuazione PNRR e Mezzogiorno, contrattazione e partecipazione. Su ogni argomento proposte chiare, precise, dove senza infingimenti possiamo spiegare anche come e dove trovare le risorse e impegnarle”.

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