Open Week sulle malattie cardiovascolari nella popolazione femminile

Fondazione Onda apre le porte degli ospedal Il programma di Arezzo In occasione della Giornata mondiale del Cuore, che si celebra il 29 settembre, Fondazione Onda, Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere, organizza dal 26 settembre al 2 ottobre l’(H)Open Week dedicata alle malattie cardiovascolari per promuovere l’informazione

la prevenzione e la diagnosi precoce delle malattie cardiovascolari, con un particolare focus su aneurisma aortico addominale, una patologia poco conosciuta e sottovalutata che colpisce prevalentemente persone con più di 65 anni. Sono quattro gli ospedali della Asl Toscana sud est che aderiscono al progetto: Arezzo, Grosseto, Nottola e Campostaggia. Queste le iniziative in programma all’Ospedale San Donato di Arezzo L’Unità Operativa di Cardiologia organizza visite e screening gratuiti di valutazione cardiologica nelle giornate di martedì 27 e mercoledì 28 settembre, dalle ore 9 alle ore 13
Saranno dedicate a donne in età 45-55 anni per l’analisi del rischio cardiovascolare globale e a donne in età 55-65 anni con precedenti episodi di scompenso cardiaco o infarto miocardico.
Le visite possono essere prenotate telefonando al numero 0575 255374 o inviando mail all’indirizzo cardiosandonato.ar@uslsudest.toscana.it nella giornata di sabato 24 settembre dalle ore 8 alle ore 12 . Le richieste saranno prese in carico dalla Dr.ssa Alessandra Sabini, referente per la Medicina di Genere dell’U.O. di Cardiologia.

“Le malattie cardiovascolari rappresentano la principale causa di morte per il genere femminile – spiega il Dott. Leonardo Bolognese, direttore del Dipartimento CardioToracoNeuroVascolare della Azienda Toscana Sud EST – dato scarsamente conosciuto dalla popolazione. Questa errata percezione del rischio cardiovascolare e una sintomatologia spesso atipica espongono il cuore delle donne a rischi non meno rilevanti rispetto a quelli che riguardano gli uomini. Così, ad esempio, la mortalità per infarto miocardico continua a essere superiore nella popolazione femminile rispetto a quella maschile. Da qui la necessità di individuare percorsi dedicati e aumentare la consapevolezza dell’importanza delle prevenzione delle malattie cardiovascolari in entrambi i generi” “Ormai è chiaro che le malattie cardiovascolari non sono un problema esclusivo degli uomini, conferma la dott.ssa Alessandra Sabini referente per la Medicina di Genere della Cardiologia aretina. E’ fondamentale che in tutte le donne in età peri-menopausa venga eseguita una valutazione del rischio cardiovascolare globale in modo da poter impostare un corretto percorso di prevenzione e trattamento dei principali fattori di rischio cardiovascolare”.

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