AREZZO – Italia e Toscana: non ci sono veli a mascherare la sconfitta. Il centrosinistra ha perso. Per responsabilità in primis del Partito democratico. Non voglio dire che il Pd sia lunico imputabile per la mancanza di accordi politici con le altre forze di centro e di sinistra. Lo sono altrettanto Calenda e Conte.
Ma una volta che le alleanze sono abortite, una addirittura dopo una conferenza stampa a reti unificate disattesa nellarco di 24 ore sui social, la pretesa dellautosufficienza, al netto della presenza di Verdi e Sinistra, ha svelato linconsistenza della classe dirigente a ogni livello del Pd stesso. Lautosufficienza è destinata alla sconfitta in virtù dellattuale sistema elettorale, cosa di unevidenza talmente assodata da risultare imbarazzante. Per assurdo, e cito un leader politico che non stimo affatto, poteva essere legittima quando nel biennio 2013-2015 cera il vento in poppa e Renzi poteva tranquillamente dire: proviamoci. Ma nellottobre 2022, quando anche i sassi conoscevano il trend prevalente, abbarbicarsi a una pretesa simile, senza allargare il campo – personalmente preferivo in direzione dei 5 Stelle – è stato semplicemente masochistico. Così, consegniamo a una minoranza, il 42% del 64% lItalia. Soltanto questo dato sta a dimostrare come la partita fosse assolutamente contendibile. Cè poi il dato Toscano che è emblematico: qui è profondo rosso, con solo larea fiorentina a reggere. È un netto segnale di sfiducia nei confronti del Pd. Certo, anche del centrosinistra, ma devo registrare che nellambito di questa coalizione, il dato dellAlleanza Verdi-Sinistra è superiore a quello nazionale. Ad Arezzo il centrodestra canta vittoria ma ha perso voti: solo due anni fa Ghinelli ne aveva 23.638 e 23.620 rispettivamente al primo e secondo turno. Alla destra andrebbero peraltro ascritti i voti di Fabio Butali che sono altri 1.022. Ebbene, Nisini ha ottenuto 22.340 voti e Petrucci 22.401. Il centrodestra ad Arezzo è nettamente sotto il 50%. Quindi abbiamo un Fratelli dItalia a livelli notevoli – complimenti ai veri vincitori di queste elezioni – e un centrodestra più debole, cannibalizzato dalla Meloni. Solo il dato della Lega: da 6.494 del 2020 a 3.487 voti del 25 settembre 2022. Il dato della vicesindaca Lucia Tanti è addirittura sconfortante. Il partito democratico nel 2020 aveva 11.477 voti e a queste politiche 10.825. In città conferma il suo zoccolo duro di un aretino su 4, seppur in arretramento: è una buona base di partenza. Se verrà curata a dovere con una precisa fisionomia, senza ambiguità foriere di ulteriore astensionismo. E ora che fare? Il poeta Robert Frost ha scritto: divergevano due strade. In vista ovviamente delle prossime amministrative. Da una parte abbiamo un Movimento 5 Stelle che da 1.768 voti del 2020 passa a 4.416. Dallaltra abbiamo unarea di opinione di centro che si conferma oramai su uno standard di 4.500 voti circa: poco sopra Donati nel 2020, poco sotto i candidati della premiata ditta Renzi/Calenda. A proposito: quanto dureranno assieme queste due inconsistenti e melliflue primedonne?.