Multisala Eden a rischio chiusura: il banco di prova della finora ordinaria Fondazione Guido d’Arezzo

La paventata chiusura della multisala Eden è un’eventualità che purtroppo non può rimanere sottaciuta e rispetto alla quale anche la politica è chiamata a battere un colpo. I gestori hanno peraltro lanciato in questi giorni una campagna di crowdfunding a cui aderisco personalmente invitando i cittadini a fare altrettanto.

Ricordo che un’ipotesi del genere si era profilata alcuni anni fa, quando la giunta fece la sua parte parte. Alla grande. Personalmente mi occupai d’incontrare più volte la proprietà, di risolvere con il ministero dei Beni Culturali il problema tecnico di uno strumento di proiezione adeguato al digitale, ottenendo un importante contributo finalizzato al suo acquisto, e cucii le fila per giungere alla soluzione che ancora oggi tiene vivo il cinema: il coinvolgimento di Officine della Cultura. Insomma, i burocratici e ingessati uffici comunali fornirono un’eccellente prova. Adesso abbiamo il futuro, la Fondazione Guido d’Arezzo con a capo il sindaco in persona. Uno strumento fragile, che risponde al diritto privato e che ha preso il via proprio per bypassare le lentezze di una gestione della cultura esercitata attraverso i metodi del passato. Dopo quattro anni scanditi da ordinaria amministrazione, con il susseguirsi di stagioni teatrali e musicali, eventi singoli e mostre che già gli uffici comunali organizzavano benissimo lo stesso, inframmezzati dai fasti del Raro Festival che ancora gridano vendetta, c’è un dossier vero di cui prendersi carico: evitare che un luogo simbolo della cultura aretina chiuda i battenti. Vediamo di cosa è capace questa fondazione, di quale efficienza e rapidità di movimento darà prova, se in definitiva ha ragione d’essere o meno. Il presidente Ghinelli potrebbe pensare, ad esempio, per la sua creatura o riunendo a un tavolo attori economici interessati, ai bonus fiscali di cui beneficiano le donazioni a enti culturali. Insomma, si faccia venire un’idea brillante per l’Eden signor sindaco, tramite la fondazione. Non l’ha inventata apposta?

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