Città di Castello – interrogazione del capogruppo “Castello Cambia”, Emanuela Arcaleni Misure di sostegno studenti stranieri: interrogazione del capogruppo Castello Cambia, Emanuela Arcaleni.
“Considerato che nel nostro Comune alcuni studenti ucraini già da vari mesi, anche se in maniera non del tutto stabile, continuano a frequentare gli Istituti scolastici di ogni ordine e grado; la giunta del Comune di Città di Castello bene ha fatto a predisporre la delibera n. 177 del 03/10/2022, predisponendo “azoni volte a favorire l’inserimento a scuola e nei servizi educativi per la prima infanzia di bambini e bambine provenienti dall’Ucraina: determinazioni per l’A.E. e l’A.S. 2022/23; le richieste di inserimento per i servizi di ristorazione e di trasporto scolastici giunte all’ufficio per l’anno scolastico 2022/2023 sono 5 per il trasporto scolastico e 6 per la ristorazione scolastica”; il Comune con la delibera suddetta intende farsi carico delle tariffe dei servizi scolastici (ristorazione e trasporto scolastico) per i minori profughi/rifugiati provenienti dalle zone della guerra all’Ucraina al fine di fronteggiare l’emergenza umanitaria garantendo il diritto allo studio e un’adeguata accoglienza degli stessi in ambito sociale ed educativo. “Appurato inoltre – prosegue Arcaleni – che le esigenze degli studenti e delle studentesse ucraini, come di tutti gli studenti, non si limitano ovviamente al solo sostentamento e trasporto ma riguardano un più compiuto inserimento e inclusione nella comunità scolastica e sociale; i rapporti con le famiglie sono elemento molto importante al fine dell’inclusione ma anche della cura degli apprendimenti dei bambini e ragazzi di ogni nazionalità; “Preso atto che nel nostro Comune è da anni attivo il Progetto Cosmopolis che offe un importante supporto linguistico e mediazione culturale agli studenti non italofoni, che in questo momento risulta non ancora riattivato per l’anno scolastico in corso”. La capogruppo di Castello Cambia, chiede se e quando sarà riattivato il suddetto progetto rivolto agli studenti di lingua non italiana; se sia stato attivato o si ritenga possibile attivare un servizio di mediazione culturale in lingua ucraina da mettere a disposizione degli istituti scolastici e della comunità tifernate per instaurare un più efficace rapporto con le famiglie e con gli stessi studenti, e per poter efficacemente rappresentare le eventuali problematiche di apprendimento e di scolarizzazione; di conoscere il numero, ad oggi, degli studenti non italofoni che hanno usufruito dei servizi del progetto Cosmopolis nell’anno scorso e quanti studenti ucraini stiano frequentando le scuole e i servizi per l’infanzia del nostro Comune”, conclude Emanuela Arcaleni.CDCNOT/22/10/24/CONSINLINEA/104/GGAL