SANSEPOLCRO – TEATRO DANTE STAGIONE TEATRALE 2022-2023

inizio spettacoli ore 21 Teatro Dante: al via dal 23 novembre la stagione 2022-23 Sabina Guzzanti, Giorgio Tirabassi, Maria Amelia Monti, Marina Massironi, Sandro Lombardi, Lino Musella, Gioele Dix, Lella Costa tra i protagonisti in cartellone Al via dal 23 novembre la stagione 2022-23 del Teatro Dante di Sansepolcro. Un viaggio firmato da autori e interpreti di assoluto valore, frutto della collaborazione tra Amministrazione comunale e Fondazione Toscana Spettacolo onlus

“La stagione teatrale è sempre appuntamento di grande fascino e richiamo per Sansepolcro” dichiara il sindaco Fabrizio Innocenti “Dopo la ripresa a pieno regime dello scorso anno, all’indomani dello stop per la pandemia, siamo felici di presentare anche per il 2022-23 il cartellone di un evento che come tradizione richiamerà il grande e affezionato pubblico al nostro Teatro Dante”. “Siamo orgogliosi di aprire al nostro pubblico una nuova stagione firmata da autori e interpreti di primo piano della scena nazionale e internazionale” sostiene l’assessore alla cultura Francesca Mercati “Grazie alla collaborazione con Fondazione Toscana Spettacolo anche questa volta presentiamo una rassegna di qualità, arricchita da uno spettacolo in più rispetto alla scorsa edizione. Una proposta completa e diversificata, equiparabile a quelle che si possono apprezzare anche in grandi città. Del resto Sansepolcro da sempre vive di cultura e di teatro, lo testimonia anche il ricco e vivace tessuto cittadino che vanta apprezzate compagnie teatrali attive tutto l’anno sul territorio”.

“Il Teatro Dante” osserva la presidente della Fondazione Toscana Spettacolo onlus, Cristina Scaletti “si prepara ad una rassegna di spessore. Nel programma si intrecciano temi classici, storie di grandi personaggi, incursioni nella letteratura e sguardi sul tempo che stiamo vivendo all’interno di un percorso coerente, ricco di spunti di riflessione. Lo spettacolo dal vivo torna a riunire una comunità per un percorso che fino a marzo regalerà al pubblico di Sansepolcro emozioni e momenti di crescita collettiva”.

“Per la stagione 2022-23” spiega la direttrice della Fondazione Toscana Spettacolo onlus, Patrizia Coletta  “il Teatro Dante di Sansepolcro si appresta ad ospitare un cartellone di spettacoli di indubbio valore artistico. Renato Raimo, Maria Amelia Monti e Marina Massironi, Lino Musella e Paolo Mazzarelli, Gioele Dix e Valentina Cardinali, Sandro Lombardi, Lella Costa e Elia Schilton sono alcuni dei grandi interpreti che saliranno sul palcoscenico per emozionare con la loro capacità di accompagnare lo spettatore nel cuore della narrazione”.

Il programma Ad aprire la stagione, mercoledì 23 novembre (ore 21, come per tutti gli spettacoli), Renato Raimo con L’ALTRO GIACOMO. L’incantevole produzione artistica di Puccini, intrisa del suo essere “uomo di passioni”, viene proposta a tratti nelle arie più celebri e struggenti, che Giacomo rivive con il suo pubblico mentre riordina le idee, apparentemente scompigliate come le chiome delle sue dame dopo aver tolto loro il cappellino. Dal pianoforte al fucile, Renato Raimo porta in scena l’animo irrequieto del Giacomo, genio lucchese amante della caccia in ogni sua declinazione, senza giudizio né collocazione di merito, ma con l’umile ambizione di rendere omaggio alle sue granitiche fragilità e forti debolezze.

Mercoledì 7 dicembre Maria Amelia Monti e Marina Massironi portano in scena IL MARITO INVISIBILE di Edoardo Erba. Una videochat fra due amiche cinquantenni, Fiamma e Lorella, che non si vedono da tempo. I saluti di rito, qualche chiacchiera, finché Lorella annuncia a sorpresa: “mi sono sposata!”. La cosa sarebbe già straordinaria di per sé, vista la sua proverbiale sfortuna con gli uomini. Ma diventa ancora più incredibile quando lei rivela che il nuovo marito ha una peculiare particolarità: è invisibile. Edoardo Erba scrive e dirige un’esilarante commedia sulla scomparsa della vita relazionale e Maria Amelia Monti e Marina Massironi, con la loro personalissima comicità, sono le protagoniste di uno spettacolo scottante e attuale.

Mercoledì 14 dicembre Sabina Guzzanti e Giorgio Tirabassi presentano LE VERDI COLLINE DELL’AFRICA.

Un personalissimo tributo di Sabina Guzzanti al testo “Insulti al pubblico” dello scrittore e drammaturgo austriaco Peter Handke. Un testo provocatorio e dissacrante che non racconta deliberatamente nulla, infatti, non c’è una storia, né una scenografia e nemmeno i personaggi. L’unica cosa che rimane è il pubblico e l’energia vitale di una delle autrici più libere e creative nel panorama italiano che prenderà di mira le abitudini e il torpore intellettuale degli spettatori, ponendoli al centro di un gioco divertente e irriverente. Questo voleva Handke, e questo ci regalerà Sabina Guzzanti. Uno spettacolo, ma soprattutto un gioco che ruota intorno ad un serissimo confronto sul teatro e la sua essenza.

A seguire, martedì 17 gennaio, A CHE SERVONO QUESTI QUATTRINI di Armando Curcio.

La commedia fu messa in scena per la prima volta nel 1940 dalla compagnia dei De Filippo con grande successo di pubblico. La vicenda, ambientata in un’Italia alle soglie del secondo conflitto mondiale, ruota intorno al Marchese Parascandolo, detto il Professore, che per dimostrare le sue teorie socratiche, bizzarre e controcorrente, ordisce un piano comicamente paradossale che svela l’inutilità del possesso del denaro.

ANTICHI MAESTRI di Thomas Bernard, con Sandro Lombardi e Martino D’Amico, è lo spettacolo in programma martedì 31 gennaio. Una produzione della Compagnia Lombardi-Tiezzi, per la drammaturgia di Fabrizio Sinisi e la regia di Federico Tiezzi.

Nella Sala Bordone della Pinacoteca di Vienna un uomo si siede e guarda un famoso quadro di Tintoretto. Scopriremo che compie questo rito ogni due giorni da più di trent’anni. Un secondo uomo, più giovane, rimane in piedi sulla soglia della sala vicina e osserva il primo uomo che guarda il quadro. Un terzo uomo – uno dei custodi della Pinacoteca – osserva entrambi.

È questo il diagramma di Antichi maestri, uno fra gli ultimi e più straordinari esempi della narrativa di Thomas Bernhard, qui trasformato da Federico Tiezzi e Sandro Lombardi in un vero e proprio studio teatrale sulla funzione dell’arte, i limiti della bellezza, la nevrosi della modernità, l’angoscia della solitudine, la disperazione della marginalità.

Martedì 14 febbraio, Gioele Dix e Valentina Cardinali sono i protagonisti de LA CORSA DIETRO IL VENTO. Dino Buzzati o l’incanto del mondo

Seguendo il cuore e la memoria, l’attore milanese dedica il suo nuovo spettacolo La corsa dietro il vento proprio a Dino Buzzati. Lo spettacolo nasce dal desiderio di dare corpo teatrale alla prosa immaginifica di Buzzati, attingendo dal ricchissimo forziere dei racconti. Dix compone un variegato e affettuoso mosaico di personaggi e vicende umane, strabilianti e comuni al tempo stesso, nelle quali ogni spettatrice e spettatore potrà ritrovare tracce di sé: relazioni, esperienze, sentimenti, sogni e fantasie, anche le più segrete e inconfessabili.

Lella Costa e Elia Schilton portano in scena, giovedì 9 marzo, LE NOSTRE ANIME DI NOTTE. Lo spettacolo, diretto da Serena Sinigaglia, è tratto dall’omonimo romanzo di Kent Haruf.

Addie e Louis sono due anziani vedovi vicini di casa che si conoscono da anni. Addie, dal giorno della scomparsa del marito, ha serie difficoltà ad addormentarsi da sola e propone a Louis di andare da lei a dormire, per poter condividere con qualcuno quell’intimità notturna fatta soprattutto di chiacchierate nel buio prima di cedere al sonno. Lella Costa ed Elia Schilton incarnano la dolcezza e la poesia di questa storia che unisce due anime tormentate.

La stagione si chiude mercoledì 22 marzo: Lino Musella e Paolo Mazzarelli sono i protagonisti di BREVI INTERVISTE CON UOMINI SCHIFOSI di David Foster Wallace, per la regia di Daniel Veronese.

Il drammaturgo e regista Daniel Veronese, maestro indiscusso del teatro argentino, porta in scena le Brevi interviste con uomini schifosi di David Foster Wallace dando vita, con sguardo feroce e molto humor, a uno zibaldone di perversioni e meschinità che ritraggono il maschio contemporaneo come un essere debole, che ricorre al cinismo se non alla violenza come modalità relazionale con l’altro sesso. Il risultato è comico e disturbante ad un tempo.

La Stagione Teatrale aderisce alle iniziative “18 App” e “Carta Docente” Si consiglia l’uso della mascherina all’interno del teatro

biblioteca@comune.sansepolcro.ar.it

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