La Soprintendenza torni ad Arezzo

Se fino ai mesi scorsi potevano esserci condizioni meno favorevoli, crediamo che adesso, con un governo politicamente affine alla maggioranza aretina di centrodestra, la nostra proposta di una sede della Soprintendenza in città possa trovare maggiore forza e legittimazione. D’altronde era una promessa fatta in campagna elettorale e un punto qualificante e sostanziale del programma a cui mai abbiamo rinunciato.

Commenta così il capogruppo di Ora Ghinelli 2025, Simon Pietro Palazzo, l’atto di indirizzo depositato presso gli uffici di presidenza del Consiglio Comunale a nome dell’intero gruppo consiliare e all’ordine del giorno della seduta di giovedì 24 novembre. Contiamo prosegue Palazzo che la delibera possa essere discussa e che trovi ampia condivisione per dare così un pieno mandato al sindaco Ghinelli affinché attivi ogni iniziativa per riportare un’autonoma Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio. Come noto, è dal 2014 che Arezzo è stata accorpata con Grosseto e Siena, con quest’ultima sede principale, in un’unica area vasta della cultura. È un ulteriore esempio di come la provincia abbia sofferto a causa di una fusione distorta con altre realtà e sia finita per ricadere in un ente sovradimensionato: la storia artistica e culturale di Arezzo e del territorio, di conseguenza il grado di custodia, di difesa e di cura del paesaggio e del patrimonio edilizio che ne derivano, meritano invece un diverso approccio e una rinnovata prospettiva. La quantità di tesori che per fortuna possediamo, tale da renderci una delle mete turisticamente più ambite d’Italia, richiedono un punto di riferimento specifico che, a stretto contatto con essa e solo così, ne garantisca la necessaria tutela.

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