ACCORDO TRA IL COMUNE DI PIEVE SANTO STEFANO E LE PROVINCE DI AREZZO E DI FORLI – CESENA PER LA SISTEMAZIONE DELLA EX S. S. “TIBERINA 3 BIS”

Questa mattina, nel Palazzo della Provincia di Arezzo, la Presidente Silvia Chiassai Martini, il Sindaco di Pieve S. Stefano, Claudio Marcelli, e il Sindaco e Presidente della Provincia di Forlì-Cesena, Enzo Lattuca, hanno firmato uno storico accordo per la sistemazione della Tiberina 3 bis, declassata nel 1997 a strada comunale, nel tratto compreso tra l’uscita SGC E45 Pieve S. Stefano- Nord e il confine con l’Emilia Romagna, una strada di collegamento determinante non solo per le due province.

Nello scorso mese di luglio, è stato firmato il Protocollo di Intesa tra la Provincia di Arezzo ed il Comune di Pieve Santo Stefano, come atto propedeutico, per la presa in carico della strada da parte della provincia di Arezzo. Oggi è stato firmato l’ accordo tra questi enti che permetterà in tempi rapidissimi alla Provincia di Arezzo di prendersi la responsabilità di effettuare i primi lavori a seguito dei primi 5 milioni di euro stanziati permettendo di avviare tutto l’iter “per ridare dignità” e risolvere definitivamente i grandi problemi di collegamento tra l’uscita della E45, a Pieve Santo Stefano Nord, ed il confine con la vicina Emilia Romagna. Tale somma servirà a realizzare i lavori relativi alla progettazione definitiva-esecutiva  già sviluppata da ANAS, dalla frazione di Valsavignone verso il confine regionale, e a sviluppare la progettazione di tutto il restante tratto. La Presidente Silvia Chiassai Martini: “Dopo quasi trent’anni dalla richiesta da parte del Comune di Pieve alla nostra Provincia, di prendere in carico una strada fondamentale per il centro Italia, viste le condizioni della E45, mi sono assunta la responsabilità di fare una scelta politica che dimostra l’azione di un ente che veramente è “Casa dei Comuni” e che, pur non avendo le possibilità economiche che nei decenni passati aveva, ma in cui è evidente è mancato l’interesse per la tutela della Valtiberina, si prende la responsabilità e l’impegno di reperire i 40 milioni di euro necessari alla messa in sicurezza della strada, di acquisirla al proprio patrimonio e di occuparsi della gestione futura, perché possa diventare l’alternativa alla problematica situazione della E45. Ringrazio i tecnici delle due province, il dirigente Paolo Bracciali e il responsabile della Viabilità Carlo Fiordelli per la Provincia di Arezzo e il dirigente Fabrizio Di Blasio ed il responsabile del servizio viabilità Gianfranco Arienti per la Provincia di Forli-Cesena, che hanno elaborato in poco tempo il progetto.”

Il sindaco Claudio Marcelli di pieve Santo Stefano dichiara: “Ci sono iniziative politico-amministrative che cambiano il corso della storia, l’accordo che firmiamo oggi ha tutte le caratteristiche per esserlo. Due importanti Province del centro Italia, Arezzo e Forlì-Cesena, con un piccolo Comune Montano, che però ha una posizione strategica, hanno lavorato e lavoreranno insieme per cancellare l’incubo isolamento dei territori in caso di interruzioni della viabilità lungo la E45, come avvenuto nel gennaio 2019 a seguito del sequestro al Viadotto Puleto. Inizia così il percorso per il ripristino della viabilità abbandonata lungo la exTib3Bis, che gode già di un importante finanziamento statale, iniziativa che solo pochi mesi fa sembrava irrealizzabile ma che, invece grazie al lavoro dell’amministrazione comunale di Pieve S. Stefano insieme a quello delle amministrazioni provinciali , si realizzerà. Si sentono spesso parole “vuote” sulla politica fatta dal basso, che però non contengono quello che più conta: cioè la politica per risolvere i veri problemi dei territori. Oggi si da esempio di come il “fare” sostituisce le “parole”.

Il Presidente della Provincia di Forlì-Cesena, Enzo Lattuca dichiara :

“Con l’accordo di oggi le nostre province insieme al comune di Pieve Santo Stefano si dimostrano parte fondamentale della soluzione ad un annoso problema per la viabilità dell’intero Paese. La E45 sarà presto completamente ristrutturata con l’imponente intervento di risanamento a cui è sottoposta, ma la viabilità alternativa, anche solo per fare fronte ad eventuali temporanee interruzioni, deve essere necessariamente garantita. Con i primi 5 milioni di euro riusciremo ad iniziare l’intervento sulla ex 3 bis dal tratto toscano e a progettare compiutamente tutto il tratto che collegherà la Valtiberina con la Valle del Savio. Voglio ringraziare tutti i colleghi sindaci della Valle del Savio ed in particolare il sindaco di Bagno di Romagna Marco Baccini per aver sempre tenuto alta l’attenzione su questo tema e non aver lesinato gli sforzi per ottenere risposte e risorse dal governo. Questo è solo il primo passo ma andremo avanti con la stessa determinazione.”

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