PARCHEGGIO CAMPO DI MARTE: Il sindaco Ghinelli: “soddisfazione per la conclusione di una vicenda annosa. La città acquisisce definitivamente l’uso di un’area strategica per cittadini ed attività”
“Non posso che essere soddisfatto della sentenza della Cassazione che chiude a favore del Comune di Arezzo una vicenda giudiziaria annosa e complessa. La città acquisisce definitivamente l’uso degli oltre 100 stalli di sosta gestiti da Atam a Campo di Marte, una zona nella quale insistono numerosi ed importanti attività e servizi di carattere sia economico che sanitario, per i quali l’area di parcheggio risulta strategica”. Cosi il sindaco Alessandro Ghinelli commenta la sentenza della Corte di Cassazione, Sezioni Unite, dello scorso 6 dicembre che ha dichiarato inammissibile il ricorso presentato dall’immobiliare Bosco Prima contro la sentenza del Consiglio di Stato dell’ottobre 2021 con la quale si riconosceva l’uso pubblico dell’area adibita a parcheggio di proprietà della società. Il Comune di Arezzo era difeso in giudizio dagli avvocati Rulli e Pasquini. E’ passato poco più di un anno da quando con il riconoscimento dell’istituto della dicatio ad patriam (elaborato dalla giurisprudenza amministrativa per l’individuazione di una servitù di uso pubblico nel caso di comportamento consapevole da parte del proprietario, anche in mancanza di un atto formale, di mettere il bene a disposizione della collettività), il Consiglio di Stato aveva ribaltato la sentenza del TAR della Toscana e riconosciuto al Comune la titolarità di una servitù di uso pubblico sul suolo nei dintorni dell’edificio ex Standa, zona Campo di Marte, area sulla quale l’Amministrazione comunale gestisce da tempo tramite ATAM parcheggi pubblici a pagamento. Una vicenda annosa, che risale al 1967, anno della prima convenzione stipulata tra Comune e proprietà e che riconosceva al Comune la disponibilità di 16 posti auto ai quali, con lo sviluppo della convenzione, se ne sono aggiunti altri 90. Proprio questi ultimi sono diventati oggetto del contenzioso, da una parte la proprietà dell’area per la quale la concessione era da intendersi revocabile, dall’altra il Comune secondo il quale si era in presenza del consolidamento di una servitù di uso pubblico, con conseguente irrevocabilità della gestione del parcheggio. Adesso, la decisione della Cassazione ha messo la parola “fine” alla vicenda: gli stalli di Campo di Marte sono definitivamente in uso al Comune di Arezzo.