Chiameremo la Regione a un confronto serio per affrontare le criticità dell’ospedale e della medicina del territorio” “L’anno nuovo a Città di Castello si è aperto con le stesse difficoltà diffuse in tutti i settori della sanità con cui era terminato il 2022, anzi persino con qualche motivo di preoccupazione ulteriore per il taglio del finanziamento destinato agli ambulatori di Oncologia e Radioterapia del nostro ospedale
con la Regione è venuto il momento di un confronto serio, faccia a faccia, sulla situazione dei servizi pubblici ospedalieri e della medicina del territorio nella nostra città e in Altotevere”. E’ la presa di posizione con cui il sindaco Luca Secondi preannuncia che chiederà ai rappresentanti della Regione di “intervenire a una seduta della commissione Servizi e Partecipazioni per affrontare con la chiarezza e il dettaglio necessari le problematiche della sanità nel nostro territorio”. “Siamo per un confronto costruttivo, nel solco della disponibilità e della collaborazione che abbiamo sempre assicurato finora ai responsabili sanitari regionali per fare in modo che la collettività potesse beneficiare dei servizi e gli investimenti necessari, ma saremo sempre fermi e decisi nel rivendicare l’esigenza dei cittadini di disporre di una sanità pubblica efficiente e al passo con i tempi”, sottolinea Secondi, nel rimarcare che “sul tavolo ci sono questioni legate all’offerta dei servizi sanitari a Città di Castello e in Altotevere che vanno affrontare con soluzioni concrete”. Oltre che alla garanzia della tenuta delle prestazioni oncologiche, per il primo cittadino va rivolta la dovuta attenzione a tutta una serie di esigenze e carenze in ambito ospedaliero e territoriale, dalla dotazione di personale alla qualità delle prestazioni essenziali, dalle liste di attesa alle scelte organizzative, dall’ammodernamento tecnologico fino alla semplice accoglienza degli utenti. “Il fatto che di pomeriggio all’ingresso dell’ospedale di Città di Castello non sia in servizio il personale del front-office presente al mattino, e che quindi gli utenti non incontrino nessuno, offre un’immagine negativa della struttura”, constata Secondi, che torna a ribadire le difficoltà del pronto soccorso, “dove la professionalità e l’abnegazione del personale non possono sopperire alle carenze di organico”. “Un ospedale in sofferenza nella gestione dell’emergenza sanitaria è un forte fattore di criticità nella vita di una comunità – osserva il sindaco – che deve essere preso in considerazione con la dovuta attenzione dai responsabili sanitari della nostra regione per dare una risposta adeguata e rapida”