Confermata l’esibizione di Anna Netrebko


Ghinelli: “Arezzo con i fatti ha sostenuto e sostiene l’Ucraina. Ma arte e cultura sono indipendenti dalle scelte politiche” La decisione presa all’unanimità dal cda della Fondazione Guido d’Arezzo “Abbiamo condiviso il principio dell’indipendenza dell’arte e della cultura e per questo motivo all’unanimità il cda della Fondazione Guido d’Arezzo ha deciso di confermare il concerto di Anna Netrebko.

Non è in discussione il nostro sostegno al popolo ucraino in questa guerra che si sta consumando da quasi un anno, e l’evidenza della nostra scelta è stata confermata dai fatti. Siamo stati in prima linea fin da subito contro questa guerra e abbiamo concretamente dato il nostro supporto a quelle popolazioni. Una nostra delegazione da me guidata ha portato un’ambulanza e un ingente carico di medicinali destinati all’ospedale di Sambir e proprio in questi giorni verrà consegnato un generatore di corrente acquistato dal Comune anche grazie al sostegno della Fondazione. Siamo contrari a questa guerra, ma il messaggio dell’arte va oltre. Per Arezzo il concerto di Anna Netrebko rappresenta l’occasione di poter assistere ad uno spettacolo davvero unico e di grande valore. Abbiamo quindi deciso di confermare l’appuntamento pienamente convinti della superiorità del messaggio che la cultura è in grado di comunicare, con l’auspicio che proprio la cultura, in questo caso la musica, aiuti a raggiungere la necessaria pacificazione. Un messaggio che il concerto darà chiaro nell’interpretazione da parte della soprano di un brano composto da un musicista russo su testo di un poeta ucraino”. Il sindaco e presidente della Fondazione Guido d’Arezzo Alessandro Ghinelli, ha così commentato la decisione del cda della Fondazione. La riunione straordinaria si è resa necessaria a seguito delle ripetute richieste da parte di una delegazione della comunità ucraina residente in Toscana di cancellare l’esibizione dell’artista ritenuta una sostenitrice del governo russo, affermazione dalla quale la Netrebko ha preso le distanze. Data la particolarità della situazione e l’attenzione mediatica creatasi intorno alla vicenda, la stessa Fondazione ha pertanto ritenuto necessario un confronto interno che ha confermato l’appuntamento in programma il 7 febbraio al Teatro Petrarca.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.