Rischio collasso dei servizi di emergenza. Ma la Regione Toscana dorme

AREZZO – In attesa della riunione richiesta a gran voce dal vicesindaco di Arezzo Lucia Tanti, di concerto con i sindaci della zona aretina, destinatario l’assessore regionale alla sanità Simone Bezzini, la cosa che sorprende sulla drammatica situazione dei servizi di emergenza e urgenza è il fragoroso silenzio proprio della Regione e dei responsabili della sanità toscana

Ovvero di coloro che si trovano in enorme difetto su tutta la questione: le tariffe per i rimborsi alle pubbliche assistenze sono ferme al 2010/2011, i costi nel frattempo sono aumentati ed è evidente come parametri così datati risultino inadeguati. 

Nel breve periodo si rischia davvero di non avere un’ambulanza in caso di bisogno. Per non parlare delle scelte sul cosiddetto ‘trasporto sociale, anch’esse sbagliate, che rischiano di mettere in ginocchio il sistema.  In questa ennesima battaglia per il territorio aretino sono a fianco delle associazioni di pubblica assistenza, in primis Croce Rossa, Misericordia e Croce Bianca, di volontari e operatori sanitari che tutti i giorni lavorano con professionalità e spirito di sacrificio, del vicesindaco che come al solito ha mostrato sensibilità umana e politica dinanzi a un campanello di allarme che suona talmente forte da svegliare tutti. Tutti meno chi dovrebbe alzarsi dal letto in fretta e invece si rigira dall’altra parte.

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