CITTA’ DI CASTELLO – visita al museo e foto ricordo con l’opera di De Chirico “Ettore ed Andromaca” Una speciale visita guidata incentrata sulle storie d’amore tra Alessandro Vitelli e Angela Paola, Aristotele e Fillide ma anche quelle intriganti di Giove e Giunone, Apollo e Dafne, Leda e il cigno, Amore e Psiche.
È questa l’esperienza che hanno potuto vivere tutte le coppie che si sono recate in visita alla Pinacoteca comunale di Città di Castello, ieri martedì 14 febbraio 2023, nel giorno dedicato all’amore e agli innamorati grazie all’iniziativa promossa da Poliedro Cultura in collaborazione con il comune di Città di Castello. Inoltre durante tutta la giornata le coppie che hanno visitato il museo hanno usufruito di uno speciale sconto pagando un solo biglietto di ingresso.Le operatrici del Poliedro hanno proposto una foto ricordo della visita su un set fotografico che aveva per sfondo opere di grandi pittori quali De Chirico, Mafai e Guttuso ed in particolare “Ettore ed Andromaca” di De Chirico, particolarmente appropriato al tema della Giornata di ieri. “Anche questa volta la risposta dei tifernati al richiamo dell’arte è stata significativa” commenta Michela Botteghi, assessore alla Cultura di Città di Castello, “Stiamo lavorando perché musei e patrimonio culturale diventino una cornice consueta nelle ricorrenza piccole e grandi della vita privata e pubblica della nostra città. E’ un modo per non dare per scontato il bello che Città di Castello offre tutto intorno al centro storico e allo stesso tempo per conoscerlo meglio. Tutti sappiamo che la Pinacoteca custodisce lo Stendardo di Raffaello e quello di Signorelli, la bella Pala di San Sebastiano..ma forse non tutti sanno che nell’ala nuova sono esposte “Piazza Italia” e appunto “Ettore ed Andromaca” due tra le opere più note di De Chirico o che da qualche settimana è stato allestito un nuovo percorso dedicato a Signorelli e Raffaello giovane, inaugurato in vista dell’Anno Signorelliano e della Mostra di Vallata che stiamo organizzando con tutti i comuni dell’Alto Tevere”.