A distanza di oltre trenta anni dall’ultimo bando si ritorna a parlare alla Scuola “G.O. Bufalini” di corsi di formazione finalizzati all’occupazione per operatore edile polivalente: muratori, carpentieri, manovali, responsabili di cantiere del terzo millennio. Sono nove gli iscritti, stranieri, per la maggioranza dal sud africa in cerca di un’occupazione stabile e di una professionalità nel nostro paese. Oggi l’avvio del corso alla presenza dei vertici della scuola, dei rappresentanti istituzionali e del CESF scuola edile di Perugia.
I “muratori” del terzo millennio. A distanza di oltre trenta anni dall’ultimo bando si ritorna a parlare di corsi di formazione finalizzati all’occupazione per operatore edile polivalente: muratori, carpentieri, manovali, responsabili di cantiere del terzo millennio. Sono infatti nove, gli iscritti di provenienza straniera, per la maggioranza dal sud africa (Niger, Senegal, Guinea, Mali e Gambia), in cerca di un’occupazione stabile e di una professionalità nel nostro paese. Un segnale in controtendenza nel momento in cui le cosidette professioni hi-tech spiccano nella graduatoria delle preferenze dei giovani che ad un futuro nei cantieri preferiscono una carriera dietro lo schermo di un tablet, computer ed smartphone. Il nuovo il corso per operatore edile alla “Scuola Bufalini” in collaborazione con CESF scuola edile di Perugia, ripropone dunque dopo un trentennio, al centro dell’attenzione, la scuola che è stata punto di riferimento per l’addestramento delle manovalanze in questo settore. Addirittura tra il 1954 e il 1955 il corso di qualificazione per muratori disoccupati previde come svolgimento di esercitazioni pratiche la costruzione di un nuovo padiglione della scuola da adibire a laboratorio di falegnameria, permettendo alla scuola stessa di avere a disposizione spazi idonei per addestrare le nuove leve da incanalare in quel l’artigianato del mobile che in stile che allora cominciava a imporsi a Città di Castello. Il corso serale e festivo per operatori edili di disegno e stuccatura che per un periodo fu soppresso era stato riattivato grazie al contributo INAPLI nel 1946, quando la crisi di manodopera nel settore si iniziava a sentire per l’espansione edilizia del dopoguerra. Nel 1977 quando la Bufalini avviò d’intesa con la Regione, un progetto sperimentale che sperimentava l'”Alternanza scuola-lavoro” , gli allievi del percorso per operatore edile del 1979 furono tra i 65 che partirono per la prima fase sperimentale di stage che ebbe luogo dal gennaio al maggio 1979. Il percorso sì esaurì nell’anno formativo 1989-1990. “Oggi è una giornata importante per la scuola che si riappropria del glorioso passato con l’avvio di un corso dedicato alla formazione di figure professionali nel settore dell’edilizia che è stato uno dei cardini assieme al legno e alla meccanica della ultracentenaria storia della Bufalini conosciuta da tutti come la scuola “operaia” delle arti e mestieri grazie anche alla lungimiranza e passione degli insegnanti di allora che hanno lasciato un segno indelebile nella comunità locale. Il corso di formazione per operatore edile polivalente fa seguito alla firma, la scorsa estate, dell’accordo di collaborazione con il Centro Edile per la Sicurezza e la formazione CESF di Perugia e rappresenta la volontà di continuare a progettare e realizzare un’offerta formativa sempre attenta e rispondente alle esigenze del territorio e per garantire il supporto di professionalità e servizi” ha dichiarato Giovanni Granci, Presidente, Asp, “Giovanni Ottavio Bufalini”, Centro di Istruzione e Formazione Professionale, affiancato dai consiglieri, Paola Baldicchi e Marcello Gnoni, dal direttore, Marco Menichetti, dal direttore del CESF di Perugia, Cristiana Bartolucci, dal vice-sindaco di Città di Castello, Giuseppe Bernicchi e dal sindaco di Sangiustino, Paolo Fratini, enti, soci fondatori della storica “scuola”. “Dopo anni di profonda crisi economica del nostro territorio ed in particolare di crollo del settore delle costruzioni in Umbria, negli ultimi anni ci sono forti segnali di ripresa dovuti alla ricostruzione post-sisma 2016, al superbonus 110% ed all’avvio dei lavori legati al PNRR. Il CESF di Perugia, ente bilaterale costituito ai sensi del CCNL Edilizia Industria dalle Associazioni degli imprenditori edili e dalle Organizzazioni sindacali settoriali, associa circa 2.000 imprese che negli ultimi tempi, proprio in virtù dell’incremento esponenziale dei cantieri, si trovano sprovviste della manodopera necessaria ad eseguire i lavori contrattualizzati. Per provare a rispondere ai fabbisogni occupazionali delle imprese il CESF stiamo organizzando corsi, come quello che prende a Città di Castello in collaborazione con l’Asp “G.O. Bufalini”, per formare giovani disoccupati, soprattutto stranieri (anche in accordo con le associazioni che accolgono i richiedenti asilo), interessati a lavorare in edilizia e per dare loro competenze pratiche spendibili nelle imprese del settore delle costruzioni”, ha concluso, Cristiana Bartolucci. I rappresentanti istituzionali, Giuseppe Bernicchi e Paolo Fratini,hanno definito l’avvio oggi di un corso di formazione in uno storico settore economico-produttivo baluardo della scuola Bufalini, “un punto di ripartenza per un settore strategico come quello edile destinato ad assorbire in futuro manodopera specializzata in particolare fra i più giovani con ottime prospettive occupazionali”. Il Presidente, Giovanni Granci al termine della presentazione del corso “edile” ha ricordato figure di grande rilievo umano, professionale e didattico come il geometra, Francesco Bernicchi, compianto e stimato professionista, storico insegnante del corso per muratori, carpentieri ed altri profili dei cantieri che assieme ad altri come Domenico Falcini hanno segnato un’epoca e lasciato a tutti noi un’eredità importante. Il Presidente Granci ha consegnato a Falcini, ultimo docente dei corsi per muratori negli anni 80, una medaglia con il logo dell’ente e immortalato la stretta di mano con il primo docente del nuovo corso che si apre oggi, Nicola Manuali. “E’ riduttivo parlare di muratori, qui si insegna l’arte muraria e questi ragazzi volonterosi presenti al via del primo corso del terzo millennio saranno i veri protagonisti della ripresa del settore edile”, ha concluso Domenico Falcini fra gli applausi e qualche lacrima di commozione. Città di Castello, Giovedi 23 Febbraio 2023