Morto Maurizio Costanzo re dei talk show. Giornalista, conduttore tv, autore, sceneggiatore. Aveva 84 anni, ha fatto la storia della radio e della televisione. Nato a Roma il 28 agosto 1938, Costanzo ha firmato decine di programmi radiofonici e televisivi e di commedie teatrali. Ha raggiunto la grande popolarità nel 1976, conducendo in Rai il talk-show Bontà loro. Ma il suo nome è legato anche al Maurizio Costanzo show, in onda dal 1982 su Mediaset.
Maurizio Costanzo è stato il primo, sul palco del Teatro Parioli, a rendere il pubblico, i “non famosi” protagonisti, anticipando in qualche modo i social network di molti anni. In molte occasioni semplici telespettatori che inviavano una lettera alla redazione portavano in seconda serata su Canale 5 le loro idee, le loro paure, i loro problemi, le loro denunce. Il “Maurizio Costanzo Show” era il luogo dove si formava una parte rilevante dell’opinione pubblica italiana, dove i politici salivano sul palco per essere intervistati dal conduttore, ma anche per confrontarsi con i cittadini. Sono innumerevoli i personaggi nati sul palco del Parioli: Enzo Iacchetti, Dario Vergassola, Valerio Mastandrea, Afef Jnifen, Gioele Dix, Ricky Memphis, Giobbe Covatta, Platinette e – ovviamente – Vittorio Sgarbi. Ma Maurizio Costanzo è stato molto altro, non solo il “Maurizio Costanzo Show”. Giornalista impegnato, le sue trasmissioni contro la Mafia insieme a Michele Santoro hanno segnato la storia del piccolo schermo. Negli occhi rimane l’immagine del conduttore di Canale 5 che da fuoco alla maglietta con la scritta “Mafia”, “La bruciamo?” Chiede mentre il pubblico inizia ad applaudire. Tra i grandi sostenitori di Giovanni Falcone, spesso ospite nelle sue trasmissioni, la lotta alla mafia è probabilmente costata a Costanzo e a sua moglie Maria De Filippi un attentato, quando una bomba scoppiò a Via Fauro, strada situata sul percorso fatto ogni giorno dalla loro macchina tornando verso casa dal Teatro Parioli.