Intitolazione ad Argentina Altobelli

Città di Castello Breve ed intensa cerimonia per l’intitolazione ad Argentina Altobelli della prima tra le nove rotatorie che nella nostra città saranno dedicate a figure femminili significative della storia della Repubblica. L’Amministrazione è giunta alla realizzazione di un progetto presentato dagli studenti del Polo tecnico Franchetti-Salviani e proposto  da ANPI e SPI-CGIL.

Gli studenti erano presenti in delegazione con i loro Insegnanti e la Dirigente  ed hanno ricordato la storia di Argentina Altobelli che da sindacalista agraria tanto si battè per sottrarre le donne alla discriminazione e subordinazione che pativano agli inizi del secolo scorso. La Dirigente  Valeria Vaccari, Liliana Mascolo dello SPI-CGIL,  Paola Spinelli dell’Associazione Toponomastica Femminile e Anna Pacciarini di ANPI  hanno tratteggiato il percorso del progetto e sottolineato il significato che ha la memoria per l’operato delle donne commemorate. Il neosegretario provinciale FLAI-CGIL Luca Turcheria ha sottolineato che Argentina Altobelli si batteva per le donne di una Italia ancora agricola e sottosviluppata, donne che erano le prime a subire gli effetti di precariato e caporalato: piaghe che  ancora oggi non sono eradicate dal comparto agroalimentare. Il Sindaco Luca Secondi e l’Assessore Letizia Guerri si sono passati il testimone nel ribadire che l’impegno, il sacrificio ed i rischi affrontati da Argentina Altobelli nel contesto storico dell’epoca sono stati grandissimi: ben superiori al modesto onere che l’impegno quotidiano ci richiede oggi, per non dilapidare quanto altri hanno conquistato per noi. In conclusione hanno ammonito che l’8 Marzo non è la “Festa delle Donne”, ma la commemorazione di una strage di 108 operaie arse vive nell’incendio della fabbrica nella quale erano rinchiuse a lavorare.

ANPI Città di Castello SPI- CGIL Alto Tevere

  P.S.  : erano presenti gli assessori Braccalenti Rodolfo, Bernicchi Giuseppe,  Botteghi Michela, Calagreti Benedetta ed il Consigliere regionale Michele Bettarelli.

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