Si è chiusa con lo spettacolo Ybris di Antonio Rezza la Stagione di prosa e danza del comune di Città di Castello in collaborazione con il TSU. Pubblico di appassionati dall’affabulazione di Rezza che ha gestito ottantaminuti di spettacolo grazie alle forza della parola e della energia scenica per un allestimento molto incentrato sui toni civili del “dentro e del fuori”, che richiamava la maggiori tematiche di attualità: dall’immigrazione, all’integrazione, fino alla difficoltà dei rapporti interpersonali nella società contemporanea.
Alla fine l’incontro con gli spettatori a cui Rezza, nonostante la faticosissima prova attoriale non si è sottratto. Otto spettacoli che hanno portato a teatro generi diversi tra loro e che hanno rappresentato le principali tendenze del teatro italiano contemporaneo. Da Otello, spettacolo di apertura, con un allestimento tutto al femminile, a Trappola per topi nella lettura di Lodo Guelfi, dall’anteprima nazionale La signora del martedì con Giuliana De Sio e Alessandro Haber, Oblivion Rapsody degli Oblivion, il teatro di tradizioni con Il Gabbiano, la danza civile The Grace, Misericordia della maggiore drammaturga italiana Emma Dante.Nell’archiviare questa stagione, l’Amministrazione comunale sottolinea il dato positivo della partecipazione, a partire dall’aumento degli abbonamenti, che ha riportato a teatro spettatori di generazioni diverse e soprattutto giovani, grazie al progetto Videor ut video, diretto alle scuole superiori di Città di Castello che ha permesso, con la collaborazione di Olio Ranieri, di permettere l’ingresso gratuito al cartellone della Stagione.Chiusa la stagione, l’Amministrazione sta già pensando alla prossima con l’intenzione di coinvolgere i già abbonati in prima battuta e anche i molti che si sono avvicinati negli ultimi mesi.