I giudici hanno annullato la sentenza di appello senza rinvio con la formula per non avere commesso il fatto nel procedimento sulla presunta trattativa stato-mafia. Confermata dai giudici di Cassazione l’assoluzione, per i tre ex investigatori del Ros, Mori, Subranni e De Donno. I giudici hanno annullato la sentenza di appello senza rinvio con la formula per non avere commesso il fatto nel procedimento sulla presunta trattativa stato-mafia. Assoluzione definitiva anche per l’ex parlamentare Dell’Utri.
Prescritta l’accusa per Bagarella I giudici della sesta sezione della Cassazione hanno dichiarato la prescrizione per il boss di Cosa Nostra, Leoluca Bagarella, condannato dai giudici di Appello di Palermo a 27 anni e per il medico Antonino Cinà, ritenuto vicino a Totò Riina, a cui in secondo grado furono inflitti 12 anni di reclusione nell’ambito del procedimento sulla presunta trattativa stato-mafia. I giudici hanno infatti riqualificato i reati di violenza e minaccia ad un corpo politico dello Stato nella forma del tentativo. Con la riqualificazione la fattispecie è andata in prescrizione. La Cassazione conferma la condanna a 10 anni per Cosentino La Corte di Cassazione ha inoltre confermato la condanna per l’ex sottosegretario Nicola Cosentino a dieci anni di carcere per concorso esterno in associazione mafiosa in quanto ritenuto referente del clan dei Casalesi. I giudici hanno infatti rigettato il ricorso presentato dai legali di Consentino, gli avvocati Stefano Montone, Agostino De Caro ed Elena Lepre. Cosentino – fanno sapere i legali – si costituirà in carcere nelle prossime ore.