Brescia: piazza della Loggia, una bomba esplose sotto i portici

Otto persone uccise. Oltre cento ferite. La città di Brescia sconvolta. La Repubblica ferita. Tanto sangue innocente fu versato la mattina del 28 maggio 1974 in Piazza della Loggia dagli strateghi del terrore e dai loro spietati esecutori per destabilizzare la democrazia, attaccare lo Stato. I piani eversivi del terrorismo neofascista vennero contrastati e sventati. In fedeltà ai principi costituzionali. Protagonisti furono il popolo italiano, le forze politiche e sindacali, le espressioni culturali e sociali, che seppero reagire a mezzo della partecipazione democratica”

Sono passati 49 anni da quando, alle 10,12 del 28 maggio del 1974, una bomba esplose sotto i portici della piazza, mentre era in corso una manifestazione indetta dai sindacati e dal Comitato antifascista. L’attentato, rivendicato da Ordine Nuovo, provocò la morte di otto persone e più di cento feriti. 

“Le sentenze sono riuscite a ricostruire circostanze e responsabilità dell’attentato di Brescia, evidenziandone la matrice e i suoi legami con l’eversione di destra. Nel giorno dell’anniversario i sentimenti di vicinanza e solidarietà si rivolgono in primo luogo ai familiari e ai discendenti di coloro che persero la vita, ai loro amici e compagni di lavoro. Alla comunità bresciana. Il Paese ha un debito di riconoscenza verso la Città di Brescia, colpita per aver manifestato la sua opposizione irriducibile all’eversione” aggiunge.

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