Non possiamo fare a meno dei servizi bancari e la totale digitalizzazione degli stessi implica quasi sempre pagare di più. Un solo esempio: la necessità e opportunità di usare il meno possibile il contante comporta che, consumatori e commercianti, debbano pagare commissioni che prima, pagando in contanti non c’erano. E lo Stato, per incentivare questi pagamenti, invece di imporre costi contenuti e controllati, si è inventata la lotteria degli scontrini et similia (soldi che escono quindi dalle casse statali), ma non interviene sulle banche perchè ridimensionino i loro guadagni
Le banche a loro volta piangono miseria, mediamente con supercazzole per confondere e nascondere il loro vero motivo, non guadagnare meno (1).
Nel pianto della miseria, le banche cercano di dimostrare le proprie difficoltà coi pesanti tagli che stanno apportando alle presenze sul territorio delle filiali e al personale… tagli che invece sono logici vista la maggiore e diffusa digitalizzazione dei loro servizi, una normale logica d’impresa. A farci comprendere la razionalità di questa situazione è arrivato oggi un rapporto dell’Ufficio studi Fisac Cgil, frutto di elaborazioni condotte sui dati di bilancio dei primi 7 gruppi bancari italiani (2). Il rapporto pone l’accento, giustamente dal loro punto di vista di sindacato, sugli stipendi e sul numero di impiegati. Nel 2021 lo stipendio medio era di 44.475 euro, che per un ceo va moltiplicato per 38!! Ma l’utile netto di questi 7 gruppi nel 2022 è di 13,33 miliardi, in aumento del 60,5% rispetto al 2021… numeri che fanno capire che le cose vanno molto bene. Siamo contenti per i loro azionisti, ma ci rimane l’amaro in bocca quando sentiamo le continue opposizioni (che nel nostro regime economico sono determinanti) a qualunque ipotesi di ridimensionamento. Se consideriamo che si tratta di servizi che non possiamo non utilizzare, c’è qualcosa che non torna. O lo Stato ci dà alternative altrettanto funzionali e meno costose, o bisogna che sempre lo Stato intervenga per evitare che modernità, funzionalità e praticità oggi siano solo sinonimo di maggiori costi per i consumatori e maggiori guadagni per le banche.
1 – così come accaduto di fronte alle proposte della Commissione Ue di abbassare i costi dei bonifici istantanei:
https://investire.aduc.it/articolo/bonifici+istantanei+sempre+ma+guarda+po+abi+non+li_36051.php
2 – https://www.aduc.it/notizia/banche+report+fisac+cgil+utili+alle+stelle_139525.php
Vincenzo Donvito Maxia – presidente Aduc