
Vicchio sono le 21:15 quando Claudio Stefanacci, ventidue anni, e Pia Rontini, diciotto anni, escono di casa, attraversano corso del Popolo ed entrano in una Fiat Panda allontanandosi dal centro del paese. Mezz’ora più tardi cinque colpi di arma da fuoco rimbombano nella campagna, lungo la Sagginalese, ad una trentina di metri da quell’ansa che forma La Sieve prima di proseguire il suo corso verso Dicomano.
Sono le 3:45 del mattino quando una persona non identificata avverte i Carabinieri di Borgo San Lorenzo che in località Boschetta di Vicchio ci sono due ragazzi morti. In paese le famiglie Rontini e Stefanacci sono ormai in allarme da ore per il mancato rientro a casa dei rispettivi ragazzi e la conferma che una Panda celeste appartenente al giovane è stata vista ferma nella piazzola della Boschetta arriva da Piero Becherini, amico di Claudio e primo a dare la notizia ad una Vicchio che quel lunedì mattina si sarebbe svegliata con l’orrore addosso. Claudio, rannicchiato nel vano posteriore della sua Fiat Panda, indossa una maglietta, slip e calzini. E’ stato raggiunto da tre colpi di arma da fuoco di cui uno superficiale all’emitorace sinistro, uno all’ipocondrio sinistro con perforazione del polmone e uno, mortale, dietro l’orecchio sinistro con passaggio in cavità cranica. Il corpo di Stefano presenta inoltre ferite da arma da taglio inferte con grande violenza in limine vitae al ventre, alla schiena, ai fianchi e alle cosce.