CITTA’ DI CASTELLO – una notte con il naso all’insù nel parco del Centro delle Tradizioni Popolari di Garavelle – Turisti e visitatori invitati a portare la tenda per dormire in una cornice ambientale unica e risvegliarsi con una colazione d’altri tempi a base di dolci e prelibatezze gastronomiche – Sabato 12 Agosto dalle ore 20,30 alle ore 09,00 del giorno seguente
In tenda sotto le stelle per una notte insolita al Centro delle Tradizioni Popolari di Garavelle. I racconti di un tempo passato faranno da cornice ad una serata piena di tante curiosità. “A rimirar le stelle” è il titolo della originale iniziativa messa a punto dalla Cooperativa “Poliedro” (con il patrocinio del comune di Città di Castello) sabato 12 Agosto dalle ore 20,30 alle ore 09,00 del giorno seguente. Una notte con il naso all’insù nel bellissimo parco del Centro delle Tradizioni Popolari di Garavelle. Turisti e visitatori saranno invitati a portare la tenda per dormire in una cornice ambientale unica per poi risvegliarsi con una colazione d’altri tempi a base di dolci e prelibatezze gastronomiche. Dopo il ritrovo alle ore 20,30 presso “Garavelle” è previsto il montaggio delle tende all’interno del parco. Alle 21,30 le operatrici della Cooperativa “Poliedro” condurranno i partecipanti più adulti alla visita guidata del Centro delle tradizioni popolari, mentre ai più piccoli sarà riservato un angolo denominato, “Letture in valigia” con annesso laboratorio dove i bambini potranno dar sfoggio della loro fantasia e abilità manuale. Prima di ritirarsi in tenda a dormire, alle ore 23 tutti con il naso all’insù, binocolo e cannocchiale a scrutare il cielo stellato ed esprimere un desiderio secondo la migliore tradizione. Dopo una notte in tenda al chiaro di luna il risveglio la mattina al “canto del gallo” ed una ricca colazione contadina come una volta a tavola con i prodotti e leccornie della tradizione. “Per chi resta in città e per i numerosi turisti che lo vorranno sarà un modo davvero originale di trascorrere il week-end che precede il ferragosto immersi nella natura di un parco bellissimo all’interno del Centro delle Tradizioni Popolari di Garavelle che da anni è il punto di riferimento delle famiglie, delle scuole e di tutti coloro che desiderano vivere momenti semplici ma intensi nella storia e nelle tradizioni che rendono la nostra città unica”, ha dichiarato l’assessore alla Cultura, Michela Botteghi, nel ringraziare la Cooperativa “Poliedro” per l’organizzazione dell’iniziativa. Il Centro delle tradizioni popolari “Livio Dalla Ragione” si trova nella periferia sud di Città di Castello, in località Garavelle, e costituisce uno dei primi esempi realizzati in Italia di raccolta dedicata alla tradizione contadina. Gli ambienti originali rispecchiano quelli abitati una volta dalle famiglie contadine altotiberine e sono ricchi di oggetti utilizzati nella quotidianità. Al piano superiore sono ricostruiti gli ambienti tipici della casa contadina, arredati con materiali e accessori originali, disposti nella loro originaria collocazione. Appena entrati ci si trova nella grande cucina, tipica della famiglia patriarcale, con il focolare in pietra, il soffitto da cui pendeva l’uva messa ad appassire per fare il vinsanto e alle pareti sono appesi piccoli utensili per i lavori quotidiani. Segue la stanza dedicata al cucito e la camera da letto con il letto in ferro battuto e il materasso riempito di foglie di granturco. Al piano terra, dove un tempo si trovavano le stalle, sono sistemati gli strumenti legati agli animali e al lavoro dei campi, come gioghi e trinciaforaggi. Nella cantina, oltre ai torchi, ci sono botti, fiaschi, imbuti e altri utensili per la vinificazione, mentre. Nel locale adibito a frantoio è conservata una macina di pietra e un gigantesco torchio. Nel museo sono documentate le lavorazioni artigianali necessarie alla produzione di beni di consumo quotidiani e alla loro conservazione nel pieno rispetto delle abitudini dell’economia domestica del tempo. Si possono vedere la bottega del fabbro, del ciabattino e del falegname. Negli ambienti una volta adibiti a granaio sono stati raccolti tutti gli attrezzi necessari alla cernita e alla lavorazione dei cereali, i telai e gli strumenti per la filatura. All’esterno della casa si trova un seccatoio per il tabacco, la cui coltivazione è stata fino al secolo scorso tra le principali fonti economiche dell’Alta Valle del Tevere. Il Centro delle tradizioni popolari “Livio Dalla Ragione” ha sede nella casa colonica di pertinenza della cinquecentesca villa Capelletti. L’ultimo proprietario, il marchese Gioacchino (1876-1969), alla sua morte decise di lasciare in eredità alla Cassa di Risparmio di Città di Castello sia la villa che gli annessi, allo scopo di essere destinati ad un utilizzo pubblico. Il museo è stato istituito nel 1974 ed è stato ideato e curato da Livio Dalla Ragione (1922-2007), studioso di cultura popolare e appassionato ricercatore di documenti della civiltà contadina, a cui si deve un importante lavoro di ricerca e recupero delle specie arboree originarie dell’Alta Valle del Tevere, concretizzatosi nella Fondazione a San Lorenzo di Lerchi, ora gestita dalla figlia Isabella. Il Centro delle tradizioni popolari “Livio Dalla Ragione” fa parte, con il Museo Malakos, del Polo museale Garavelle. Il Centro delle Tradizioni Popolari è aperto tutte le domeniche e in occasioni speciali per esempio resterà aperto anche luned’ 14 e martedì 15 agosto con orario 10-12:30 e 15-18:30. Tutti gli altri giorni puoi essere aperto su prenotazione.