AREZZO – Anche nel 2023, l’azione dell’assessorato all’integrazione e alle pari opportunità è stata orientata a rafforzare le politiche volte all’inclusione e al contrasto della violenza di genere, attraverso due bandi finalizzati a erogare risorse alle associazioni locali. Una grande partecipazione ha caratterizzato la mattinata in Sala Rosa dove l’assessore Giovanna Carlettini ha voluto dare il giusto riconoscimento ai progetti vincitori.
“Il bando destinato alle politiche d’integrazione è già in corso di esecuzione – ha sottolineato l’assessore – perché lo abbiamo concepito per dare risposte proprio in questo periodo alle persone e alle famiglie che vivono nel territorio. La partecipazione si è rivelata proficua, con progetti strutturati e articolati che hanno soddisfatto i requisiti richiesti”. Le associazioni vincitrici sono: Acb social inclusion, Donne insieme, Orchestra multietnica, Thevenin. In conferenza stampa sono state rappresentate rispettivamente da Paola Miraglia, Bruna Cantaluppi, Luca “Roccia” Baldini, Sandro Sarri. “Con il secondo bando – ha proseguito – seguiamo la scia oramai consolidata delle politiche sulla parità di genere che abbiamo sostenuto in questi anni, dirette in particolare al contrasto della violenza sulle donne. Purtroppo, la cronaca quotidiana ci ricorda la necessità di diffondere, soprattutto tra i giovani, un’educazione mirata alla ‘sana’ emotività, una sfida da vincere con forza, coraggio e costanza. I rapporti sentimentali non sono il terreno della prevaricazione, del conflitto rabbioso e della mancanza di controllo ma uno spazio di positiva relazione”. Le associazioni vincitrici in questo caso sono: Pronto donna, Csi Centro sportivo italiano, Acli patronato. I loro progetti si svolgeranno tra il primo settembre e il 31 dicembre e durante la conferenza stampa ne hanno parlato rispettivamente Elisa Serafini, Lorenzo Bernardini, Valentina Matteini. “Credo che il Comune – ha concluso Carlettini – debba confidare nel contributo del privato sociale e del terzo settore per costruire reti a beneficio dei cittadini”.
A completamento del presente comunicato, i progetti nel dettaglio.
BANDO INTEGRAZIONE
Il progetto dal titolo “Arezzo città di tutti 2.0 – scuola, sanità e inclusione in favore di famiglie, donne, minori stranieri”, di Acb social inclusion, da 15 anni impegnata nell’inclusione dei migranti e con all’attivo uno sportello di ascolto diventato un punto di riferimento per i cittadini stranieri con circa 1.000 accessi all’anno, avrà inizio il 9 settembre conl’evento al centro di aggregazione sociale del Pionta “La salute è di tutti. Educazione sanitaria per l’accesso ai percorsi di cura”,in collaborazione con la Asl Toscana Sud Est, in cui sono previsti un laboratorio di letture e giochi dal mondo per bambini e ragazzi co-progettato con il circolo Laura Conti – Legambiente Arezzo, allo scopo di affrontare i temi dell’educazione alla cittadinanza attiva e dell’ecologia. Dopo di che, troveranno spazio attività rivolte agli alunni stranieri delle scuole medie, segnalati dai partner associazione Dog e istituti scolastici, divisi per competenze linguistiche: ognuno seguirà un percorso formativo in lingua italiana che sarà arricchito da uscite organizzate sul territorio, allo scopo di conoscere le bellezze artistiche e culturali della città. Verrà altresì presentato un progetto pilota co-progettato con l’istituto comprensivo IV Novembre rivolto alle famiglie dei bambini che frequentano la scuola dell’infanzia Rodari, dove la presenza di alunni stranieri è sopra la media comunale e che, in alcune classi, supera l’80% degli iscritti. È prevista poi la produzione di brevi video informativi multilingue che saranno utilizzati sia in ambito scolastico che sanitario. Conclusione il 18 dicembre con la presentazione dei risultati del progetto in occasione della Giornata internazionale del migrante.
Il progetto di Donne insieme ha per titolo “Noi restiamo a Saione”, è già partito e si concluderà a fine anno. Nel quartiere con forte presenza straniera, l’associazione ha sede e rappresenta un luogo d’incontro tra donne e uomini e un punto informativo per tutte le richieste che quotidianamente arrivano da parte di stranieri e non. Il progetto si compone di attività volte a sensibilizzare l’incontro tra culture diverse, con laboratori di mediazione culturale in collaborazione con l’associazione Dog, corsi di lingua italiana per stranieri in collaborazione con Oxfam, laboratori di sartoria per agevolare l’inserimento delle donne nel mondo del lavoro, incontri di educazione sanitaria intitolati “Dialoghi sulla salute femminile” sempre in collaborazione con Oxfam, incontri di educazione alimentare per far conoscere i prodotti toscani ed etnici in collaborazione con Campagna amica, laboratori creativi in collaborazione con associazione Il velocipede, i corsi per chi lavora nella ristorazione in collaborazione con Centro servizi e analisi, uno spazio estivo per intrattenere i bambini. I partner del progetto, oltre a quelli citati, sono Agrimercato Arezzo, Electra onlus, Crescere associazione culturale e di volontariato, Fez Film, No Mad.
Il progetto dell’Orchestra multietnica di Arezzo dal titolo “Sarabanda. Laboratori musicali interculturali per la scuola” s’incentra sulla conoscenza delle tradizioni musicali, narrative e sociali delle diverse culture attraverso la ricerca di repertori tradizionali e l’incontro e il coinvolgimento di artisti. Lezioni/concerto sono tenute da musicisti professionisti e volontari e sono rivolte a gruppi di bambini e ragazzi di alcuni istituti comprensivi, del liceo musicale e del liceo artistico. Spazio inoltre a micro-laboratori rivolti alle scuole per l’infanzia, elementari e medie: tra i 6 e gli 8 incontri nel corso dei quali i ragazzi saranno introdotti, anche attraverso pratiche ludiche, alla musica, partendo da semplici ritmi e melodie caratteristici della musica popolare italiana e degli altri paesi di provenienza. Con il laboratorio “Musica dal mondo”, tra i 4 e i 6 incontri, di livello più avanzato rispetto al precedente, destinato agli studenti del liceo musicale e con un’esibizione finale dal vivo, arriverà invece lo studio dei diversi “modi” musicali caratteristici delle tradizioni del Mediterraneo, dell’est Europa, dei Balcani e della world music. Festa conclusiva a dicembre, con alcuni dei giovani coinvolti nelle attività laboratoriali assieme ai musicisti dell’Orchestra multietnica.
Con “Mettiamo le ali 2: formazione e informazione ai cittadini stranieri”, il progetto promosso dalla Fondazione Thevenin che durerà fino alle soglie del prossimo Natale con sede principale il centro di aggregazione sociale del Pionta, l’intento è aiutare un numero consistente di famiglie straniere a trovare il loro spazio nella società con lezioni frontali e intrattenimento dei più piccoli. Durante le lezioni sarà possibile incontrare gli agenti della polizia locale che spiegheranno le regole essenziali della circolazione stradale, operatori della Asl, come il responsabile dei medici di base, che informeranno in merito alla documentazione necessaria per la scelta del medico, del pediatra e sulle vaccinazioni obbligatorie, funzionari della polizia di Stato e del Comune che illustreranno i diritti e i doveri del cittadino straniero rispetto all’ottenimento del permesso di soggiorno, l’inserimento lavorativo e la possibilità di richiedere la cittadinanza italiana. La difficoltà scaturita dal fatto di essere genitori in un paese straniero e le tematiche legate all’empowerment saranno gestite in collaborazione con la psicologa e psicoterapeuta Elisa Marcheselli. Per sopperire all’eventuale disagio abitativo e per illustrare i criteri di assegnazione delle case popolari sono stati fissati dei colloqui con i funzionari di Arezzo Casa e dell’Ufficio casa del Comune. Sarà dato modo ai cittadini stranieri di conoscere il patrimonio culturale e architettonico della città grazie al coinvolgimento del Centro guide e della Fondazione Arezzo InTour. Infine, spazio alla lotta a ogni forma di discriminazione e ai temi della droga e dell’alcol grazie al personale di Casa Thevenin e del Ser-d. Partner del progetto è l’associazione Comunità Brahmanbaria Bangladesh Arezzo.
BANDO PARI OPPORTUNITÀ
“La violenza non ha età. Generazioni in dialogo” è il titolo del progetto di Pronto Donna sostenuto da una rete di partner: Casa sull’Albero, Noidellescarpediverse, Cna, Confesercenti, Libera accademia del teatro, Ufficio della consigliera di parità, Ufficio scolastico provinciale, Orgoglio amaranto, Acf, Tosca, Donne in rete contro la violenza. La finalità è promuovere una cultura di genere volta al contrasto della violenza contro le donne con attività didattiche, letture nelle scuole dell’infanzia, improvvisazione teatrale nelle scuole elementari, formazione del personale docente, visite guidate alla biblioteca delle pari opportunità, attività nei contesti sportivi, nei luoghi di lavoro e in quelli frequentati dai pensionati, una ricerca specifica sulle cause della violenza di genere nelle diverse età, un convegno aperto al pubblico durante il quale verrà presentato un elaborato finale dal titolo “Quella volta che…”.
Il comitato aretino del Centro sportivo italiano è protagonista del progetto “Giocare alla pari” con attività sportive per bambini tra i 6 i 14 anni appartenenti soprattutto a fasce socio-economiche disagiate: calcio, calcetto, basket, pallavolo, atletica leggera, ping-pong, badminton. Tali discipline serviranno anche a fare riflettere chi vi parteciperà sulla loro presunta “maschilità”, pensiamo al calcio, o “femminilità”, pensiamo alla pallavolo. Ecco allora che scatterà un confronto, basato sugli strumenti delle rispettive età, sulla suddivisione dei ruoli maschile/femminile nella società, nella scuola, nella famiglia, per favorire l’abbattimento delle discriminazioni di genere in ambito sportivo ma non solo. Il progetto, il cui partner è Acb social inclusion e che si svolgerà prevalentemente al centro polivalente del Csi Arezzo in via del Balilla accanto a San Domenico, prevede anche 4 convegni su “Sport, parità di genere e pari opportunità”, “Inclusione sociale e di genere attraverso lo sport”, “Promozione della cultura di genere a contrasto della violenza: buone pratiche nelle discipline sportive”, “Il ruolo dello sport nella lotta al bullismo e alla violenza”.
Acli è protagonista delprogetto “Donne in scienza” con partner Mumec, istituto comprensivo IV Novembre, Albero in musica, Università dell’età libera, Fraternita giovani, No Mad. Con l’obiettivo di promuovere la conoscenza e la testimonianza delle attività svolte dalle donne nel campo scientifico e della ricerca, sono concepiti vari laboratori: quello per studenti dedicato alle donne nella scienza, uno con un esperto in mass-media, cinema e comunicazione audio-visiva per introdurre gli alunni all’apprendimento dei rispettivi linguaggi attraverso l’uso del cellulare, uno cinematografico sulle pari opportunità, uno museale per ripercorrere le tappe del pensiero scientifico attraverso gli strumenti e dove gli alunni, di tutte le classi, potranno effettuare esperienze legate soprattutto alla fisica, uno ulteriore di carattere scientifico all’Itis Galileo Galilei sul Dna e i tessuti istologici, uno di taglio e cucito con l’associazione Donne insieme per allargare la proposta educativa alle mamme degli alunni dell’istituto IV Novembre. E ancora, attività teatrale in vista dello spettacolo finale a cui contribuiranno tutte le classi coinvolte. E a proposito di spettacoli, al Teatro Petrarca il 22 settembre ci sarà Gabriella Greison autrice del libro “Sei donne che hanno cambiato il mondo”, le cui esperienze e vite verranno raccontate agli studenti e alla cittadinanza anche in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne del 25 novembre.